Assemini, l’sos di una coppia: “Stiamo per finire in mezzo alla strada con tre figli piccoli”

Una 35enne e un 59enne sotto sfratto ad Assemini: “Il padrone rivuole la casa perchè i suoi figli sono tornati dall’estero, ci ha staccato acqua e luce. Non abbiamo abbastanza soldi per pagarci un altro tetto, aiutateci”


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I soldi per pagare l’affitto, nonostante le difficoltà, sono riusciti a trovarli sino a settembre. Poi, a ottobre, la richiesta legittima del proprietario: “Ci ha detto che vuole la casa libera perchè i suoi figli sono tornati dall’estero”. Avere quei metri quadri a disposizione ad Assemini, “42” a un prezzo comunque basso, “quattrocento euro”, per una coppia di cagliaritani senza lavoro era come aver fatto un terno al lotto. Adesso, però, devono trovarsi un altro tetto. “Un bel problema, io non lavoro da due anni e mia moglie ha dovuto lasciare un posto in un call center per seri motivi di salute”, racconta M.L., 59 anni (il giornale ha scelto di non scrivere nessun nome perchè ci sono tre minori di mezzo). “Abbiamo cercato in tutti i modi di ottenere una proroga, ma nulla. Al massimo entro dicembre dovremo andare via e cercarci un altro tetto. Al momento è impossibile. Abbiamo valutato alcune proposte, ma i proprietari degli appartamenti vogliono almeno due mensilità anticipate”, con cifre che ballano “tra gli ottocento e i 1200 euro”. Insomma, una situazione difficile e complicata: “Mia moglie ha trentacinque anni ed ha dovuto rinunciare al lavoro per potersi curare, io sono disoccupato dal 2017”. Qualche settimana fa, poi, “il padrone di casa ha deciso di staccare acqua e luce. I miei figli non possono vivere così, e nemmeno noi. Sono stato costretto a installare un contatore abusivo”, dice il cinquantanovenne.

 

La coppia, potendo contare sulla formula del gratuito patrocinio, si è rivolta all’avvocato Francesco Murtas: “Confermo che si tratta di una situazione difficile. Le richieste del padrone della casa sono legittime, rivuole la casa perchè serve ai suoi figli rientrati dall’estero, a prescindere dal pagamento degli affitti. A breve avremo un’udienza in tribunale proprio per il gesto compiuto dal signore, ritengo che non avesse il diritto di far staccare i contatori di acqua e luce. Cercherò di ottenere un accordo con la controparte, per il resto spero che la coppia possa restare in quella casa sino a quando la situazione non sarà sistemata, entrambi mi hanno detto di non avere un lavoro”, osserva il legale. M.L. aggiunge un particolare importante: “Attendo di conoscere la decisione del giudice, poi informerò del fatto anche le assistenti sociali, voglio che i miei tre figli vengano tutelati”. I tempi sembrano comunque essere molto stretti, e la moglie del cinquantanovenne lancia un appello: “Chi può offrire un lavoro a mio marito? Sa fare molto bene l’imbianchino ma è disposto a fare di tutto. Siamo sotto sfratto, aiutateci”. Chiunque possa aiutare la coppia può chiamare il numero +393890598984 .


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