Assemini, la disperazione di un padre: “Bonus famiglia in ritardo, viviamo in 6 con mille euro”

I 160 euro a figlio previsti dal progetto Famiglia Cresce della Regione? Non sono stati ancora erogati. Massimiliano Ortu, 41enne, è disperato: “Ho tre bambine, mia moglie non lavora e mia madre è invalida, viviamo in una casa popolare. Sono 4 mesi che attendo che il Comune stili la graduatoria per avere il bonus”


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È stato tra i primi a fare la domanda per ottenere quel bonus familiare che gli consentirebbe di vivere più tranquillamente insieme a sua moglie, disoccupata, e alle sue tre figlie piccole. Massimiliano Ortu, 41enne di Assemini, piccolo agricoltore, dopo settimane e settimane di attesa non sa più a quale santo votarsi. L’uomo ha letto dell’iniziativa, fatta dalla Regione, chiamata Famiglia Cresce: 160 euro per ogni figlio da zero a 25 anni. A ottobre è andato negli uffici comunali per fare la domanda, e da allora è iniziato il lungo calvario: “Mi hanno detto che avrebbero fatto la graduatoria entro novembre, siamo a fine febbraio ed è ancora tutto fermo. In altre città sarde hanno già erogato i soldi, perché qui ad Assemini è ancora tutto bloccato? Ho chiamato il servizio delle Politiche Sociali, dicono che sono in attesa di avere tutte le carte. Mia madre vive con noi, è anziana e disabile al cento per cento, non le hanno ancora pagato la 162 di gennaio”. Tra bonus e pagamenti in ritardo, il 41enne è costretto a fare i salti mortali per mandare avanti la famiglia. 
“Guadagno circa 500 euro al mese, tutto dipende da come va il raccolto. Con la pensione di mia madre arriviamo a 1000-1100 euro, con questa cifra dobbiamo viverci in sei. Paghiamo l’affitto della casa popolare, diciotto euro, ma le spese sono ovviamente tante. Come è possibile”, chiede, polemicamente, Ortu, “che il Comune non abbia ancora fatto la graduatoria per poter avere i bonus regionali per chi ha figli piccoli? Spero, con questo mio racconto, che chi di dovere si dia una mossa”. 


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