Assemini, in Aula si accende la sfida totale tra Puddu e Casula

L’ex sindaco Casula attacca il primo cittadino di Assemini: “Dimenticata anche la ricorrenza del 25 aprile”


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di Elisa Medda

Assemini, toni accesi in consiglio comunale. L’apertura del consiglio comunale di Assemini nuovamente caratterizzata dal clima di tensione Casula-Puddu. La seduta si apre con le scintille innescate da Luciano Casula, consigliere PD, indirizzate al sindaco di Assemini Mario Puddu, sulla mancanza di eventi e iniziative per la celebrazione del 25 Aprile.

”Segno di poca sensibilità alla storia in un comune privo di eventi- dice Casula- al punto di non riconoscere il valore del tricolore neanche all’interno dell’aula comunale in cui non è ancora stata appesa la foto del Presidente della Repubblica, soprattutto in vista della ricorrenza del centenario della grande guerra e in particolare in un cittadina come quella asseminese che ha combattuto” ha lamentato il consigliere, ribattendo ”l’anno scorso in tono ridotto quest’anno in tono dimesso”.

L’ex sindaco, che sembra essere l’unico fulcro dell’opposizione, ha sottolineato più volte l’importanza che ha questa ricorrenza “nella nostra storia e nel nostro percorso”.

In totale rottura con le amministrazioni passate, che organizzavano iniziative di sensibilizzazione per tutti i cittadini, il sindaco ha preso parola esprimendo la sobrietà con cui ha celebrato questa ricorrenza recandosi nel parco delle terrecotte per depositare una corona di fiori in memoria dei caduti, senza il bisogno di “sfarzosità”.  

I toni si fanno ancora più accesi e Casula richiama più volte l’attenzione del sindaco ”sto parlando con lei sindaco”, quando passa ad un altro argomento: l’accesso agli atti. Atti che sarebbero stati notevolmente ritardati e “avrebbero violato il diritto dei consiglieri comunali di svolgere il ruolo per la quale sono stati eletti”.

Gli atti dovrebbero essere immediati, in base al regolamento comunale, mentre l’appalto sull’igiene pubblica, la manutenzione dell’area urbana e altre 18 interrogazioni ancora attendono risposta. Casula si infiamma accusando Puddu di menzogna di fronte al Prefetto di Cagliari, è proprio quest’ultimo che lo sollecitò di fornire risposte celeri.

Nel controbattere le accuse la propensione del sindaco grillino appare sempre più svogliata, tra un gesticolare delle mani e un’ espressione quasi assente, si difende sostenendo che tutte le interrogazioni poste avevano ricevuto risposta, risposta che non è stata captata dall’esponente dell’opposizione che in quel momento uscì dall’aula.  


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