Assalto alle seconde case ancora vietato in Sardegna, sino al 30 aprile si entra solo per motivi di lavoro o salute

Nessun allentamento, nell’Isola in “lotta” contro il virus si continua ad entrare solo per motivi urgenti. Forestali ancora in azione, controlli serrati in porti e aeroporti: Solinas prolunga l’ordinanza contro l’invasione alle seconde case


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L’invasione alle seconde case rimane vietata, in Sardegna. Non c’è nessun “liberi tutti” dopo Pasqua e Pasquetta. Nell’Isola, sino al prossimo 30 aprile, si potrà continuare ad entrare solo per motivi di salutl o di lavoro. Chi ha una seconda abitazione nell’Isola non potrà raggiungerla. Solinas, infatti, ha prolungato l’ordinanza anti Covid per tutto il mese di aprile. Ecco, di seguito, cosa prevede l’ordinanza, già firmata lo scorso 17 aprile e rinnovata a poche ore dalla sua scadenza: “L’ingresso in Sardegna con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse da quella principale (seconde case) da parte di persone ‘non residenti’ è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute e, comunque, secondo le prescrizioni dell’ordinanza regionale n.5/2021. I vettori e gli armatori: prima dell’imbarco dei passeggeri acquisiscono e verificano, oltre alla ricevuta dell’avvenuta registrazione dei passeggeri sull’applicazione “Sardegna Sicura”, di cui all’articolo 1 dell’ordinanza n.5/2021, la documentazione attestante il possesso dei requisiti previsti dal Dpcm del 2 marzo 2021 per gli spostamenti dalle regioni di provenienza e dall’articolo 1 della presente ordinanza” e “vietano l’imbarco nel caso in cui la predetta documentazione non sia completa o i passeggeri non siano in possesso dei sopracitati requisiti”.

 

 

“Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale supporta il personale sanitario di
Ats nelle attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta
vaccinazione e di sottoposizione al tampone molecolare o antigenico, dichiarate dai passeggeri sulla piattaforma “Sardegna Sicura” di cui all’articolo 4
dell’ordinanza n.5/2021. Le società di gestione degli aeroporti e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare
di Sardegna, in coordinamento con i competenti organi statali, individuano
all’interno degli scali le aree nelle quali il personale di Ats e del Cfva svolge le
suddette attività di verifica”. Ancora: “I sindaci, in qualità di Autorità di protezione civile e sanitaria, vigilano sulr rispetto delle disposizioni dell’ordinanza numero 5/2021, disponendo idonee misure diml monitoraggio e controllo sul rispetto della permanenza domiciliare nei centri abitati, attraverso la Polizia locale e le compagnie barracellari, e trasmetteranno i dati raccolti alla sala operativa regionale della direzione generale della Protezione Civile. Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale vigila sul rispetto delle disposizioni dell’ordinanza n.5/2021, disponendo idonee misure di monitoraggio e controllo sul rispetto della permanenza domiciliare nelle aree rurali e montane, in quelle costiere e negli ambiti non ricompresi nei centri urbani”.

Per i tamponi e i test, “i passeggeri che, in attuazione dell’articolo 4 dell’ordinanza n.5/2021, si sono sottoposti al tampone rapido antigenico al quinto giorno successivo a quello di sottoposizione al primo tampone presso le aree dedicate nei porti e aeroporti, o che si sono sottoposti al tampone molecolare entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, devono dare atto dell’avvenuto adempimento attraverso la piattaforma di cui all’articolo 1 della medesima ordinanza”.


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