Asinara, Pd a Cappellacci: coscienza pulita per l’isola-parco?

Il presidente Pd: ora una nuova dirigenza competente e connessa al territorio


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“È incredibile che gli attacchi e le critiche sul futuro dell’Asinara arrivino da chi in cinque anni è riuscito a non risolvere un solo problema o a far partire un solo progetto per l’isola.” All’ex presidente della Regione Cappellacci il Pd risponde con l’ex sindaco di Porto Torres Luciano Mura, attuale presidente del Pd provinciale, dopo le dichiarazioni sull’Asinara contro l’attuale Giunta.

“Leggendo le dichiarazioni di Cappellacci – scrive il presidente provinciale del Pd Luciano Mura – non posso non pensare al fatto che la sua giunta è riuscita solo a fare proclami e lanciare idee e progetti cui non è riuscita a dare seguito.

Avevamo chiesto che venisse risolto il problema dell’approvvigionamento idrico, indispensabile per far partire e programmare qualsiasi tipo di attività, ricettiva o agricola.

Avevamo chiesto di risolvere le questioni legate alle competenze per la gestione dei servizi, ad esempio per le strade e le strutture dell’isola e anche in questo caso per cinque anni abbiamo atteso invano.

La precedente giunta regionale guidata da Soru aveva risposto all’esigenza della continuità territoriale con l’attivazione di un traghetto e nel periodo di presidenza Cappellacci anche questo servizio ha funzionato a singhiozzo perché la stessa giunta aveva bloccato il bando di gara. Insomma, un disastro, fatto di annunci e di problemi irrisolti, ma soprattutto una gestione complessiva di una risorsa fondamentale come l’isola parco improntata totalmente sull’accentramento delle decisioni e sulla mancata condivisione con la comunità locale. Ecco perché chi parla dell’Asinara deve avere la coscienza a posto.

A questo proposito non posso non ritornare sulla questione dell’approvvigionamento idrico per dare atto all’attuale giunta Pigliaru di aver stanziato e reso immediatamente disponibili 3 milioni e 200 mila euro per cercare di avviare a soluzione il problema. Solo dopo aver fatto questo si potrà programmare concretamente il futuro dell’Asinara, sia per quanto riguarda la sua fruizione dal punto di vista turistico ricettivo sia per il recupero dei terreni da destinare alle coltivazioni agricole.

Ho detto e ripeto anche in questa occasione che ogni tipo di progetto per l’Asinara deve poi prevedere un coinvolgimento diretto della comunità di Porto Torres e dei comuni vicini, altrimenti si continuerà ad avere una gestione completamente staccata con la realtà che la circonda. Non servono scelte calate dall’alto, serve un vero amministratore del parco che conosca le problematiche e sappia come affrontarle, altrimenti l’Asinara non sarà mai appetibile per investitori, perché senza risolvere questi problemi e senza il consenso delle comunità non si può fare granché.