Armonie sotto le Stelle a Pula

Armonie sotto le Stelle” Pula con il Recital del soprano Silvia Arnone e del tenore Mauro Secci accompagnati al pianoforte da Valerio Carta

Incantevoli “Arie Canzoni e Duetti” per il Recital che DOMANI (mercoledì 30 agosto) alle 21.15 a Casa Frau di Pula, nella centralissima piazza del Popolo, vedrà protagonisti Silvia Arnone (soprano) e Mauro Secci (tenore) sulle note del pianoforte di Valerio Carta, per un ideale viaggio tra le passioni, dall’amore al rimpianto, nel cartellone di “Armonie sotto le Stelle”, la rassegna organizzata dall’Associazione Amici della Musica di Cagliari nell’ambito della Stagione Concertistica 2017 – in collaborazione con il Comune di Pula.

Una raffinata silloge di pagine d’opera, per (ri)scoprire la grande tradizione del melodramma italiano, dalla deliziosa aria di Norina, “So anch’io la virtù magica”, nel “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti e la dolcissima “Giusto ciel che conoscete” cantata da Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia” di Giovanni Paisiello, alla struggente “Sola, perduta, abbandonata” dalla “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini e la travolgente e emblematica “Sempre libera” dalla “Traviata” di Giuseppe Verdi, che riassume il fascino e insieme la tragedia di Violetta, incarnazione della misteriosa e seducente “Dame aux camélias” descritta dal giovane Alexandre Dumas.

La “Recondita Armonia” che intriga il pittore Mario Cavaradossi nella “Tosca” di Giacomo Puccini forma un singolare contrasto con la dichiarazione di Rodolfo ne “La Bohème”, quel “Che gelida manina” da cui inizia l’idillio tra il poeta e la bella Mimì: variazioni su un tema universale, come l’amore, tra le mille sfaccettature di un sentimento delicato e potente, le imprevedibili leggi dell’attrazione e i capricci del cuore, che ispira alcune tra le più celebri, e indimenticabili, romanze e canzoni.

La tentazione di un bacio, in “’A vucchella” con parole di Gabriele D’Annunzio messe in musica da Francesco Paolo Tosti, e la malinconia di un addio e la nostalgia del passato in “Non ti scordar di me” di Ernesto De Curtis (su testo di Domenico Furnò), accanto alla fortunata “Parlami d’amore, Mariù” scritta daEnnio Neri e Cesare Andrea Bixio per il grande Vittorio De Sica (e inserita nella colonna sonora del film “Gli uomini, che mascalzoni…”) e una classica “canzone napoletana” come “Core ‘ngrato” del calabrese, emigrato a Napoli e infine a New York, Alessandro Sisca e di Salvatore Cardillo.

Spazio anche alla famosa “Musica Proibita” di Stanislao Gastaldon – in forma di duetto – come a “Tu che m’hai preso il cuor”, il dialogo di due innamorati, la giovane Lisa ed il principe cinese Sou-Chong, ne “Il paese del sorriso”, moderna fiaba in musica dal finale dolceamaro firmata dal geniale compositore d’operette Franz Lehár.

 


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