Antioco Cirronis, a 87 anni il super nonnino sconfigge il virus: “Per batterlo bisogna essere duri”
Un inno alla vita, un messaggio di positività per tutti colore che oggi stanno affrontando le loro battaglie: “Sto benissimo” sono le parole di Antioco Cirronis a Radio Casteddu.
“È stata dura però finalmente possiamo dire che sta bene, lo spirito è quello giusto, è combattivo, è molto positivo ed è un esempio anche per noi nipoti e per tutta la nostra famiglia” aggiunge la nipote Erika. “Sembrava una brutta bestia, meno male che è andato tutto bene perché secondo me non avevo niente” afferma con un sorriso il super nonnino. “Ho vissuto anche la guerra a Sant’Antioco, nel 47 mi hanno mitragliato in campagna e mi sono salvato buttandomi per terra. Si vede che questi ostacoli li supero facilmente. Io sono stato anche in ospedale, ma non parliamo però degli ospedali”.
Una esperienza non di certo semplice come spiega la nipote, “perché in questo periodo manca quella che è l’empatia, il contatto fisico e quindi, da questo punto di vista, è mancato questo aspetto importantissimo che purtroppo è inevitabile visto che ognuno protegge se stesso”.
Il super nonnino non smette di ringraziare e sottolinea che “bisogna essere duri per vincere questa malattia”.
“Una cosa che ci ha aiutato tanto è stata l’unione familiare, anche da lontano – spiega la nipote – abbiamo cercato tutti di stargli vicino, di supportarlo, spronarlo e di fargli sentire il nostro affetto, quindi, sicuramente, anche questo è stato d’aiuto e speriamo possa essere un esempio per tutti”.
Questo il post commovente scritto dalla famiglia su Facebook: “A 5 anni si ammala di favismo e rimane per 3 giorni di fila immerso nel letame, l’unica cura allora per sopravvivere.
A 10 anni sopravvive ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, cerca di proteggersi e di evitare la morte rimanendo a terra, immobile.
La sua vita continua felice: lavora sodo, crea una famiglia fantastica di cinque figli. Poi, si circonda di amici, nipotini e tanto affetto.
A 77 anni si trova davanti a una nuova grandissima sfida: un tumore maligno al rene sinistro lo trova costretto a combattere contro uno dei mali peggiori.
Grazie al suo spirito combattivo e alla sua immensa voglia di vivere anche questo male viene vinto.
Ora, a 87 anni, il Covid-19 lo colpisce in pieno. Deve affrontare una nuova battaglia, molto dura, che gli fa passare momenti di paura infiniti. In ospedale si trova da solo, senza l’affetto e notizie dei suoi cari, lo visitano una sola volta al giorno per ridurre al minimo i contatti. Nessuna empatia, nessuna sensibilità.
Finalmente, una volta tornato a casa, è curato con affetto dalla moglie Graziella e dalla figlia Tiziana. A distanza la sua famiglia intera lo ha supportato, incoraggiato, spronato.
Dopo 3 settimane infinite e interminabili, possiamo finalmente urlare al mondo che Antioco Cirronis ha vinto anche questa dura lotta e che l’unione familiare è sicuramente uno degli antidoti migliori per ogni male.
A chent’annos cun saludi, nonno!
La tua famiglia”.
Risentite qui l’intervista a
Antioco Cirronis del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/393006331994165/
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