Anteas Quartu Sant’Elena cerca una sede per proseguire le sue importanti attività

L’appello giunge direttamente dai soci fondatori dell’associazione nata durante il primo lockdown, periodo in cui hanno realizzato a mano centinaia di dispositivi di protezione che hanno donato ai pediatri


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Anteas Quartu Sant’Elena cerca una sede per proseguire  le sue attività. L’appello giunge direttamente dai soci fondatori dell’associazione nata durante il primo lockdown, periodo in cui hanno realizzato a mano centinaia di dispositivi di protezione che hanno donato ai pediatri, “affinché anche i più piccini potessero vedere con occhi diversi le tanto citate “mascherine“, fondamentali per superare al meglio questo specifico periodo”.
“Abbiamo bisogno di un locale anche da sistemare di almeno 100 mq. Attualmente siamo in grado di pagare solo le utenze, nei mesi successivi potremmo affrontare pure un affitto consono a un associazione no profit.  Sappiamo che il momento è difficile per tutti e stiamo cercando di dare il nostro contributo. Ma se qualcuno avesse un locale che non utilizza e magari vuole fare un opera di bene, noi siamo qui e convinte più che mai che a mani unite si fanno grandi passi”.
“Noi dobbiamo continuare ad andare avanti, siamo state contattate anche da importanti istituzioni per una collaborazione, ma abbiamo le mani legate – proseguono le volontarie –  quindi se troviamo qualche anima buona che ci aiuta, forse riusciamo a partire.  Abbiamo già la delibera per il trasporto solidale e il doblò, ma senza sede non possiamo.
Per le riunioni ci ritroviamo nelle nostre case, quando abbiamo effettuato la raccolta alimentare le vicenziane di Quartu ci hanno dato uno spazio per gli alimenti, ma hanno chiuso il contratto a dicembre e quindi non possiamo più fare neanche quello”.
Le volontarie infatti furono ospitate dalla conferenza vincenziana che gestiva il magazzino centralizzato di via Dante.
“Abbiamo dato per Natale, a più di 60 famiglie, le buste con i giochi per i loro bimbi e tante sono le famiglie che continuano a cercarci, ma non possiamo più accontentarle e ci dispiace tanto.  Abbiamo  voglia di fare e dare, ma siamo bloccate”.
“Il nostro operato è stato apprezzato e lodato sin da subito dall’amministrazione Delunas che si era messa subito in moto per reperire una sede all’associazione”.  “Sono convinto che Milia troverà la giusta soluzione al problema – spiega l’ex sindaco Stefano Delunas – a lui diedi un dossier su tutte le iniziative che voleva intraprendere il direttivo di Anteas.
Molte le hanno realizzate con me sindaco. Ne hanno tante altre che vorrebbero fare per il bene comune della città.  Sono convinto che il nuovo assessore Marco Camboni possiede tutta la sensibilità per agevolare Anteas”.
“Con la pandemia e con i nuovi disoccupati che avremo nei prossimi mesi – aggiunge Delunas – sarà necessario che in città si riorganizzi la rete solidale.  E Anteas ha anche un progetto per consegnare i pasti agli anziani soli a domicilio”.
Una possibilità potrebbe arrivare dall’attuale amministrazione guidata da Graziano Milia che spiega: “Insieme al riordino degli immobili faremo una verifica e un bando, naturalmente”.