Alcoa, Calenda: “Ai lavoratori il 5 % delle azioni”

Oggi vertice al Mise. Soddisfatto Pigliaru. Cgil: “Il sindacato valuterà nel dettaglio anche la partecipazione dei lavoratori al cinque per cento delle azioni, a carico della stessa Invitalia, tramite una associazione no profit”


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“Oggi al tavolo convocato dal ministro Calenda è stata confermata e consolidata una prospettiva molto positiva, frutto di un lavoro lungo e complesso che abbiamo condiviso fin dal primo giorno.” Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, questo pomeriggio al Mise, al termine dell’incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda e le organizzazioni sindacali ex Alcoa.

“La proposta di far entrare Invitalia nel capitale di quella che sarà la nuova azienda, la Sider Alloys Italia, è un elemento di garanzia che giudichiamo positivamente – ha proseguito il presidente Pigliaru -, così come la proposta di un 5% di azioni ai lavoratori in forma totalmente gratuita: mi auguro che venga accettata, perché significherebbe realizzare una formula del tutto nuova per l’intero Paese nel coinvolgere e responsabilizzare i lavoratori rispetto ai risultati aziendali, una formula che in  altri Paesi ha prodotto risultati molto interessanti. Sappiamo che da qui al 3 maggio c’è molto lavoro da portare avanti – ha concluso Francesco Pigliaru – e la Regione continuerà a fare la sua parte, come ha sempre fatto negli anni della nostra azione di governo.”

Al prossimo tavolo ministeriale fissato per il 3 maggio la Sider Alloys si presenterà con il piano industriale e, nel frattempo, la multinazionale scioglierà la riserva sulla società che svolgerà i lavori di rewamping: sono i due punti prioritari emersi oggi al tavolo al Mise convocato per fare il punto sul rilancio della fabbrica di alluminio di Portovesme insieme a sindacati e Regione. Una scadenza imminente quindi, che far ben sperare i sindacati ma che lascia aperta sul tavolo la questione degli ammortizzatori sociali, la cui copertura – è stato chiesto anche oggi al tavolo istituzionale – deve arrivare sino alla data della effettiva ripresa produttiva.

Cgil e Fiom esprimono un cauto ottimismo sull’ipotesi di acquisto dell’azionariato della new co da parte di Invitalia, ipotesi che, secondo quanto è emerso nella riunione, sembra farsi sempre più concreta: “Giudichiamo positivamente la partecipazione diretta di Invitalia con il venti per cento delle azioni della new co” – hanno detto Samuele Piddiu e Roberto Forresu, segretario Cgil regionale e Fiom Sulcis Iglesiente, aggiungendo che “il sindacato valuterà nel dettaglio anche la partecipazione dei lavoratori al cinque per cento delle azioni, a carico della stessa Invitalia, tramite una associazione no profit”.

Resta quindi da definire quale società, fra le tre che hanno presentato un progetto (l’italiana Danieli, la cinese Chinalco e l’americana Ace), si aggiudicherà il rewamping dello stabilimento, quel che si sa è che tra il 20 e il 25 aprile i tecnici di una delle tre saranno presenti a Portovesme per una ulteriore valutazione degli impianti. L’attesa è dunque rivolta al 3 maggio, data cruciale nella quale si conoscerà finalmente il piano industriale. Non dovrebbero esserci ulteriori ritardi, anche considerato che, come comunicato dai vertici della Sider, per le autorizzazioni ambientali si andrà in continuità con quelle già concesse all’Alcoa.

 


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