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Il trattamento riservato ai derelitti dell'”Albergo dei poveri”, così si chiamava un tempo la casa dell’ospitalità in Viale Sant’Ignazio è inqualificabile. L’intera Città si dovrebbe ribellare, è un affronto alla dignità dell’uomo. Senza una alternativa almeno uguale, con lo stesso sistema di ricovero e di qualità di assistenza quotidiana, non si sarebbe dovuto procedere alla demolizione di un punto di riferimento sociale come questo.
Il Comune è proprietario di tanti edifici, anche scuole in disuso, dove poter trasferire e continuare l’attivita’ dell’albergo del povero. Invece, si è preferito prendere uno ad uno questi poveri diseredati, mandarli allo sbaraglio, in buona sostanza metterli in strada. La Città dovrebbe ribellarsi, scendere in strada e non consentire che la nostra Comunità, che ha affrontato e vinto tante battaglie di civiltà, subisca una tale umiliazione.
Marcello Roberto Marchi