“L’abolizione del parity rate mette fine ad un’ingiustizia che già altri paesi europei hanno eliminato con l’approvazione di nuove normative. La Camera ha già detto sì alla cosiddetta norma “Booking” che vieta clausole contrattuali penalizzanti per gli albergatori. Siamo pronti anche al senato a confermare questo voto e a bloccare qualsiasi tentativo di applicazione della legge.” Lo afferma il senatore del PD Silvio Lai, che già nei mesi scorsi si era espresso con decisione a favore delle giuste richieste inoltrate dalla Federalberghi. Anche i rappresentanti sardi dell’associazione di categoria avevano sollecitato l’approvazione della legge che nella sostanza consente agli albergatori di poter vendere le stanze a prezzi inferiori di quelli concordati con le agenzie online.
“Le clausole contrattuali previste dal “parity rate” sono particolarmente penalizzanti per le strutture ricettive e dunque creano non pochi danni in particolare a quelle della nostra regione e colpiscono soprattutto le realtà più piccole. Il problema è stato già affrontato e risolto in Francia e Germania, non possiamo dunque permetterci ulteriori ritardi perché le nostre imprese continuerebbero a correre il rischio di non poter essere competitive con quelle di altri paesi europei. E c’è ovviamente anche l’aspetto riguardante i consumatori che dall’approvazione definitiva della norma potrebbero ottenere prezzi più vantaggiosi per i loro soggiorni in hotel. La stagione estiva 2016 volge oramai al termine e dunque si deve già guardare alla prossima ma senza indugi e perdite di tempo poiché le prenotazioni partono comunque con grande anticipo e le nostre imprese per quel tempo devono essere già in grado di poter offrire sconti senza i limiti imposti dal parity rate.”