Stamattina a Capoterra, i carabinieri della locale Stazione, a conclusione di un’attività investigativa scaturita dalla querela presentata il 9 giugno scorso da una 38enne del luogo, ne hanno presentato le conclusioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. La donna aveva posto in locazione per questa estate un proprio appartamento di Castiadas, tramite “subito.it”. Per 3000 euro, poco più, due coppie, una siciliana della Provincia di Caltanissetta e una campana di Napoli, avevano aderito all’offerta. Uno di loro aveva telefonato alla donna per prenotare quella vacanza, offrendo di pagare subito per evitare che qualcun altro aderisse all’offerta e bloccare l’occasione. Per velocizzare il pagamento, offrendo di versare tutto e subito, l’anonimo interlocutore ha invitato la proprietaria di casa a recarsi presso uno sportello bancomat, dove le avrebbe dettato le operazioni necessarie, da compiere sulla tastiera dell’apparato ATM, per ricaricare la propria carta col corrispettivo che le sarebbe stato versato. La donna non si è fatta pregare ed è andata a prelevare il danaro, così come le era stato detto di fare e ha compiuto alcune operazioni al termine delle quali l’anonimo interlocutore si è complimentato con lei per la rapidità e le ha raccomandato di far trovare in ordine la casa vacanze, visto l’esborso compiuto. Finiti i convenevoli, la donna ha stampato un estratto conto per poter infine apprezzare il frutto della contrattazione e si è resa conto di non aver arricchito, quanto piuttosto impoverito, il proprio gruzzolo. I carabinieri hanno lavorato a lungo sull’utenza telefonica utilizzata dall’autore dell’imbroglio e sulle quattro carte ricaricabili su cui erano confluiti i denari della donna raggirata. Con un po’ di pazienza e metodo sono risaliti alle quattro persone denunciate stamattina, sono quelle che hanno tratto profitto dall’inganno.










