Secondo Aeroitalia i contenuti dei nostri articoli sulla gestione della continuità territoriale non rispondono al vero e sono lesivi e dannosi per l’immagine della compagnia. Pubblichiamo volentieri la posizione di Aeroitalia, precisando che la redazione di Casteddu online ha più volte cercato di avere una replica di Aeroitalia attraverso l’addetta stampa Virginia Saba senza mai avere risposta, come facilmente dimostrabile.
Aeroitalia chiarisce che lo spostamento dei gate non è stato disposto dalla compagnia, ma è frutto di una riorganizzazione interna dell’aeroporto, indipendente dalla propria volontà. La distanza tra i terminal è, secondo quanto riferito dalla società, di circa 500 metri – e i tragitti più lunghi (fino a due chilometri) non sono una novità per scali internazionali di grandi dimensioni. Inoltre, l’indicazione di presentarsi in aeroporto due ore prima non è una disposizione imposta da Aeroitalia, bensì una prassi suggerita per tutti i voli, e non obbligatoria, come chiaramente riportato nelle Condizioni Generali di Trasporto disponibili sul sito ufficiale. La compagnia contesta anche l’utilizzo di testimonianze anonime e non verificabili, che – secondo Aeroitalia – violano il principio deontologico della veridicità dell’informazione giornalistica.
La redazione precisa che i commenti sono tutti verificabili sui social.
Nel secondo articolo (7 aprile), Casteddu Online denuncia l’assenza di voli disponibili verso la Sardegna nei giorni precedenti la Pasqua, riportando le dichiarazioni dell’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca, secondo cui la Regione sarebbe intervenuta per chiedere voli aggiuntivi in virtù del superamento della soglia del 91% di riempimento dei voli.
Aeroitalia, nel suo comunicato, conferma che la normativa prevede l’obbligo di attivare voli aggiuntivi solo al raggiungimento del 91% di riempimento, e che tale soglia viene costantemente monitorata. La compagnia sottolinea che il servizio è stato garantito in modo regolare e che le affermazioni sull’insufficienza dell’offerta non sono supportate da dati oggettivi. Anche in questo caso, viene stigmatizzato il ricorso a dichiarazioni anonime o non verificabili, che alimenterebbero una narrativa allarmistica non rispondente alla realtà.
La redazione precisa che le dichiarazioni riportate non sono mai state anonime.
L’articolo dell’8 aprile parla di un vero e proprio “disastro” nella gestione della continuità territoriale da parte di Aeroitalia, denunciando l’assenza totale di voli nei giorni 17, 18 e 19 aprile da Milano verso Cagliari e Olbia.
La compagnia ribatte con fermezza: “Aeroitalia opera quotidianamente tra gli 8 e i 10 voli sulla rotta per Cagliari, garantendo piena operatività anche nei giorni precedenti la Pasqua”. Secondo l’azienda, le affermazioni contenute nell’articolo si basano su una presunta ricerca sul sito della compagnia, della cui esistenza non viene fornita alcuna prova, in assenza di screenshot, orari o codici volo.
Aeroitalia definisce quindi “strumentale” la narrazione riportata e sottolinea che non risulta alcuna interruzione o sospensione del servizio in quei giorni.
La redazione precisa che la ricerca non è affatto presunta, è stata ripetuta più volte e ha confermato che nei tre giorni precedenti la Pasqua, fino a che non sono stati messi voli aggiuntivi, non c’erano posti disponibili, come dimostrano gli screenshot pubblicati.
Infine, nell’articolo pubblicato il 10 aprile, si accusa Aeroitalia di aver eliminato il regime di continuità territoriale per i lavoratori presenti in Sardegna e di applicare tariffe eccessive per il bagaglio a mano (fino a 80 euro a tratta).
Anche in questo caso, la compagnia respinge al mittente le accuse: “Non esiste alcuno ‘stop’ alla continuità territoriale. Le tariffe applicate sono in linea con le politiche tariffarie comunicate in fase di prenotazione e non rappresentano un aggravio imprevisto per i passeggeri. La gestione del bagaglio, inoltre, segue regole chiare e trasparenti”.
La redazione ribadisce che dal 1° aprile i lavoratori in Sardegna, come da bando (come già precisato nell’articolo) non hanno più diritto alla continuità territoriale, cosa peraltro facilmente verificabile. E che un trolley come bagaglio a mano costa 160 euro, ovvero 80 a tratta.
“Non ci sottraiamo al confronto con i passeggeri e alle critiche costruttive – afferma la compagnia – ma non possiamo accettare che la nostra attività venga descritta in maniera faziosa e infondata. Il diritto di cronaca deve essere esercitato nel rispetto della verità e della responsabilità”.












