Un primo risparmio di quasi 3 milioni e mezzo di chilowattora all’anno, l’equivalente di 627 tonnellate di emissioni di anidride carbonica eliminate, grazie all’installazione di 23 impianti fotovoltaici e due minipale eoliche nei principali potabilizzatori e depuratori della Sardegna. Abbanoa sta puntando sulle energie rinnovabili per abbattere l’impatto ambientale e ridurre la dipendenza energetica dalla rete nazionale.
Lo fa con un articolato piano di installazione di sistemi che sfrutteranno il sole e il vento: fonti di energia pulite ed inesauribili che nella nostra Isola di certo non mancano.
“Dobbiamo intensificare l’installazione tecnologica per abbattere i consumi e sviluppare la produzione di energia da fonti rinnovabili: ce lo chiede l’ambiente, ce lo chiedono le future generazioni” spiega il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas “Stiamo realizzando una fase di sviluppo decisa con l’avvio della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per il sistema produttivo di potabilizzazione e depurazione che ha altissimi costi industriali legati proprio ai consumi energetici. Questo intervento è parte dello sviluppo logistico e tecnologico con il quale stiamo realizzando una forte localizzazione periferica e investimenti in tutti i centri dell’Isola”.
I progetti. Quelle già realizzate sono installazioni della fase 1 di investimento, dirette in impianto, in totale 25 siti in tutta la regione. E’ allo studio la fase 2, con impegni ben più significativi a partire dalla generazione di energia da biogas, per passare alla produzione di biofuel direttamente dagli impianti di depurazione.
Impianti attivati. I primi cinque impianti fotovoltaici sono entrati in esercizio nei giorni scorsi: riguardano i potabilizzatori di Villagrande Strisaili al servizio di diversi centri dell’Ogliastra, di Silì al servizio di Oristano e diversi centri della provincia, di Jann’e Ferru al servizio di Nuoro e di diversi centri della provincia, di Monteleone Roccadoria al servizio di Macomer, Bosa, Bonorva e centri limitrofi, e del depuratore Su Tuvu a Nuoro.
Prossime attivazioni. Questa settimana è la volta dei potabilizzatori di Sanluri (oggi) e di Arbus (domani) per poi procedere entro luglio con un calendario serrato di attivazioni che riguarderanno anche i potabilizzatori di San Michele a Cagliari, di Nuxis, Isili, Bessude, Monte Agnese ad Alghero, Pattada, Sedini, Truncu Reale a Sassari, Agnata, Olbia e Villacidro, oltre che dei depuratori di Stintino, Arborea, Curcuris e Sorso. Per quanto riguarda gli impianti eolici, con l’installazione di due pale aerogeneratrici di potenza, sono interessati il potabilizzatore di Simbirizzi al servizio di tutta l’area metropolitana di Cagliari e il depuratore di San Giovanni Suergiu.
I numeri. L’attivazione degli impianti fotovoltaici ed eolici consentirà unabbattimento dell’emissione di anidride carbonica pari a 627 tonnellate all’anno. Dal punto di vista economico il risparmio sarà di circa mezzo milione di euro. Gran parte della potenza elettrica installata dipenderà dai 23 impianti fotovoltaici (2420 chilowatt) mentre le due pale eoliche avranno una potenza elettrica installata di 120 chilowatt. L’energia annua prodotta sarà di 3.350 megawattora. L’impianto con la produzione stimata più alta sarà il potabilizzatore di San Michele a Cagliari con 501,71 megawattora all’anno pari a quasi il 15 per cento dei suoi consumi mentre l’impianto con maggiore copertura dall’energia garantita dal fotovoltaico sarà ilpotabilizzatore di Arbus con una copertura di quasi il 75% dei proprio consumi, pari a 152,52 megawattora all’anno.













