Una buona fetta complessiva dei clienti interessati dalle fatture sui conguagli regolatori, ovvero coloro che al 2012 avevano una utenza attiva (i conguagli non interessano coloro che hanno attivato una nuova fornitura dal 2013 in avanti), ha saldato la fattura.
Nonostante la complessità dei meccanismi di calcolo, sono infatti disponibili i primissimi dati che riguardano i conguagli regolatori e che, in un’ottica di trasparenza, Abbanoa ha deciso di rendere noti. Avendo ricevuto dalla Cassa Conguagli – primo caso in Italia tra le aziende idriche – un’anticipazione di 90 milioni di euro che ha consentito di posticipare di un anno le scadenze (e di garantire rateizzazioni più ampie), Abbanoa si è trovata, nel mese di giugno, a dover restituire la prima rata dell’importo complessivo che scadeva proprio ieri. Esclusi i clienti di Cagliari e Sassari (la cui fatturazione era stata avviata già un anno fa) è stato incassato un milione e mezzo in più rispetto a quanto previsto per la restituzione della prima tranche: era stato fissato un importo di 11 milioni, ne sono stati incassati 12.575.482 (dato aggiornato al 29/06/2016). Abbanoa ha quindi già provveduto alla restituzione della rata alla cassa Conguagli.
“I dati confortanti, che riguardano i clienti che hanno già pagato i conguagli regolatori, sconfessano tutti coloro che in queste settimane hanno cercato in ogni modo e con ogni mezzo di colpire la prima azienda pubblica della Sardegna e di esporre a gravi rischi tutti i clienti. Un atteggiamento che non possiamo accettare e che continueremo a combattere in ogni sede e con ogni mezzo, senza perdere di vista la nostra missione, quella di garantire un servizio sempre più efficiente”, ha detto l’Amministratore Unico, Alessandro Ramazzotti.
Non mancano coloro che, seguendo le indicazione fornite da Associazioni dei consumatori o esponenti politici, hanno deciso di inviare un reclamo nella convinzione che questo blocchi il pagamento. Ciò che tali “consiglieri” hanno omesso di dire a chi in buona fede ha creduto agli appelli irresponsabili a non pagare, è che reclami e richieste di conciliazione relative ai conguagli regolatori sono irricevibili poiché, trattandosi di conguagli regolatori, si riferiscono ad argomenti che non ricadono nella disponibilità del Gestore, in quanto previsti dall’Autorità dell’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico, AEEGSI, con delibera n. 643/2013, e autorizzati (e quantificati) dall’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna, EGAS, con delibera n. 18/2014.
Più nello specifico, le contestazioni non possono quindi essere considerate reclami perché non attengono ad un disservizio contrattuale o regolamentare, per il quale è invece corretto l’impiego della procedura del reclamo e/o della conciliazione.