Sono un esercito, non silenzioso ma senza volto, almeno per l’amministrazione comunale. I 315 percettori del reddito di cittadinanza di Selargius sono noti al Governo e, solo parzialmente, al Comune. Che ha i dati anagrafici, ma non li ha mai visti in faccia e, tanto meno, sa le loro storie. Ma ancora per poco. Oggi, infatti, c’è stata un’importante riunione negli uffici delle Politiche sociali. Con Selargius diventata capofila del progetto “Plus 21”, infatti, è stato affrontato anche il tema dei percettori del reddito di cittadinanza. E la parola d’ordine è una: “convocarli”. L’assessora Fulvia Perra, infatti, spiega che “mercoledì prossimo ci sarà un nuovo incontro per elaborare ciò che andremo a proporre per chi prende il bonus. C’è chi dovrà fare tirocini ad hoc, ma prima di tutto li convocheremo tutti. A parte gli anziani e gli svantaggiati, per questi ultimi sono appunto previsti dei tirocini, c’è una parte che può e che deve lavorare: potranno fare piccole manutenzioni domestiche, tinteggiature, lavori di giardinaggio e di riqualificazione di parchi e aree verdi anche raccogliendo rifiuti e facendo pulizie”. Ancora: “Faranno i guardiani di alcuni spazi pubblici o attività di controllo all’ingresso e all’uscita dalle scuole”.
I lavori per restituire alla collettività il reddito mensile non mancano, insomma. “E per chi si rifiuta o non si presenterà alle convocazioni, il reddito sarà decurtato o proprio eliminato”, avvisa la Perra. “Chi è in grado di essere utile alla comunità, visto che riceve il compenso, è giusto che contraccambi. Anzi, è proprio un obbligo previsto dal Governo”.









