“I due turisti che stavano trascorrendo il loro periodo di isolamento nel nostro territorio sono stati autorizzati a trasferirsi in un’altra località. Al momento, quindi, nel nostro comune sono 3 i casi di persone positive in isolamento”. A comunicarlo è la sindaca di Dorgali Maria Itria Fancello. “Leggendo un po’ di commenti qua e là mi sono resa conto che alcune cose non sono chiare a tutti, quindi vorrei tentare di spiegarle meglio. Perché tutti i sindaci comunicano il dato dei positivi sul proprio territorio? Per informare la popolazione su quanto sta avvenendo, con dati certi. In questo modo, si spera di evitare sia la sottovalutazione del fenomeno, sia il dilagare del panico immotivato. Comunicando i dati ufficiali si spera anche di evitare il proliferare di pettegolezzi sulle varie persone, pettegolezzi che a volte possono ferire molto chi ne è vittima (e ricordiamoci che nessuno è immune da pettegolezzi, e nessuno vuole essere fatto oggetto degli stessi”.
“Ad esempio: sapere che tutti e tre i positivi sono asintomatici e stanno bene, evita (o almeno dovrebbe evitare) che ogni volta che esce un’ambulanza perché una persona è stata male si attribuisca il Covid a quella persona. Perché non si danno indicazioni un po’ più precise su chi siano i positivi e cosa abbiano fatto per prendersi il virus? Questo non è del tutto vero. In alcune situazioni le indicazioni più precise vengono date (pensate ad esempio al caso dei medici, che possono essere venuti in contatto con molte persone, magari anche con soggetti fragili, e dei quali infatti si da sempre notizia). Non si danno informazioni quando si ha la ragionevole certezza che quelle persone abbiano avuto pochi contatti o nessun contatto, e quei pochi contatti sono già monitorati, perché sarebbe una violazione della privacy immotivata. Nel caso in cui, invece, ci fosse una situazione diversa, con contatti non mappabili o non verificabili, si agirebbe in modo diverso. Sapere se le persone positive sono originarie di Dorgali, di Gonone o di qualsiasi altro posto, e dove fanno la quarantena, può servire a qualcuno per ridurre i rischi di contagio? No. Non serve a nulla per evitare i contagi futuri (perché le persone positive sono in isolamento) e non serve a capire se si è venuti in contatto con quella persona (perché i contatti, come ho già detto, vengono mappati). Come ho già avuto modo di dire a diverse persone: per evitare il contagio si deve prestare attenzione ai contatti quotidiani che si hanno: mantenere la distanza, usare la mascherina quando necessario, lavare spesso le mani, evitare di uscire quando si sta poco bene. Molte di queste prescrizioni erano buone prassi anche prima dell’epidemia, altre lo sono diventate dopo. Se qualcuno ha dubbi generali sulla gestione della situazione, è sempre libero di fare domande. Avrà risposte adeguate alla situazione, che contemperino l’esigenza di essere messo al corrente della situazione epidemiologica locale, con l’esigenza di privacy delle persone positive”.












