Spariti nel nulla. Dissolti. Ma qualcuno sa, e non parla. Qualcuno conosce tutta la verità ma se la tiene per sé. Questo, almeno, pensano le famiglie di Karol canu, 17 anni, e Giuseppe Contini, 15. La loro storia, da ieri sera, è diventata una storia alla ribalta nazionale, approdata negli studi di Chi l’ha visto, con tanto di appello di Federica Sciarelli.
Il collegamento, dalla casa di Karol, con la mamma Giulia Canu, la sorella Chiara e il padre di Giuseppe, Antonello Contini. Karol e Giuseppe sono stati visti insieme, giovedì scorso, “alle 19.30 al parco Fausto Noce, alle 20.20 in viale Aldo Moro alta in una tabaccheria, tra le 21 e le 21.15 in piazza Mercato”, ha detto Chiara. la cella che ha agganciato per l’ultima volta i cellulari dei due si trova vicino all’istituto agrario frequentato da Giuseppe e Karol, che da qualche settimana aveva deciso di smettere con la scuola.
Intanto, sulla scoperta dei due ragazzi si allungano ombre di riti satanici, oltre che quelli di un coinvolgimento in giri di droga e rave party. Tutto da accertare e verificare, intanto però i familiari sono disperati, come ha detto la Sciarelli, incitando gli olbiesi a rompere il muro di omertà che pare sia stato innalzato e invitando le famiglie degli amici dei ragazzi a parlare con i propri figli per incitarli a raccontare quello che sanno.
“Non sarebbe mai andato via da casa, forse è stato minacciato e si sta nascondendo”, ha ribadito Chiara, ripercorrendo le tappe di quella sera di giovedì già raccontate da sua madre: alle 19 Karol ha chiesto di uscire, sarebbe dovuto tornare alle 20.30 per cena. Doveva andare in piazzetta, a pochi minuti da casa, e doveva rientrare subito, tanto che non ha indossato neanche il giubbotto né ha portato con sé il caricabatterie del telefono.
Sia il cellulare di Karol che quello di Giuseppe risultano spenti dalla sera della scomparsa. Tutta la città, comprese periferie e casolari abbandonati, è stata passata al setaccio: dei ragazzi, nemmeno l’ombra.













