A Capoterra si parla in sardo: grande successo per il corso “Cabuderra, lacanas e camineras” promosso dal Comune e finanziato dalla Regione, che insegna a parlare e a scrivere nella lingua che racchiude l’essenza delle tradizioni dell’Isola. Attendono il giovedì pomeriggio per seguire le lezioni e non mancano di chiedere consigli e ausilio presso lo sportello istituito nel palazzo istituzionale della città: grande coinvolgimento e partecipazione al progetto, fortemente voluto e realizzato, dell’assessora Donatella Dessì che detiene la delega anche per le Tradizioni Popolari e Lingua Sarda. “È un progetto nato da un bando regionale che ho voluto cogliere come Assessorato per offrire un servizio culturale molto importante alla cittadinanza e sono molto soddisfatta nel vedere che i cittadini di Capoterra stanno partecipando al corso di formazione linguistica finalizzato all’acquisizione di competenze nell’uso orale e scritto della Lingua sarda.
Questa iniziativa è un passo importante nella promozione e nella valorizzazione della Lingua sarda, un patrimonio culturale e storico di inestimabile valore per la Sardegna e per i sardi”. Un’occasione che Dessì ha colto al volo l’estate scorsa: pochi i giorni disponibili per ideare e presentare il progetto alla Regione che lo ha accolto offrendo il massimo del finanziamento previsto per Capoterra, ossia 72 mila euro. Un’opportunità accolta con entusiasmo poiché racchiude il valore e l’importanza di far conoscere o riscoprire la lingua neolatina che è il fulcro dell’identità sarda. “Si sta perdendo questo importante prestigio che merita assolutamente di essere portato avanti e valorizzato poiché è di un’ importanza fondamentale al fine di portare avanti quelle che sono le nostre tradizioni”. Durante il corso si può apprendere quali sono i modi corretti per scrivere e pronunciare il logudorese e campidanese e poter notare le differenze che li contraddistingue. Oltre allo sportello linguistico presso la sede comunale, aperto a tutti i cittadini, e il corso di lingua il giovedì dalle 14:30 alle 16:30, per una durata totale pari a 30 ore, al termine del quale, con frequenza richiesta di almeno 20 ore, è previsto un esame finale e verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che vede il coinvolgimento anche dei dipendenti, sino a dicembre si svolgerà un laboratorio nelle scuole di ogni ordine e grado che hanno manifestato interesse alle attività di lingua sarda. “La nostra lingua è un patrimonio per la Sardegna ed è importante portare avanti la tradizione”: i bambini poco sanno, se non qualche parola, ed essendo una tabula rasa sono in grado di apprendere e incamerare le nozioni più facilmente.
È, tra l’ altro, in corso di organizzazione la seconda fase del progetto che prevede, tra l’altro, dei percorsi laboratoriali itineranti sul territorio.












