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A Cagliari un Natale 2018 multiculturale: “La diversità è ricchezza, no ai timori verso gli altri”
Don Marco Lai, direttore della Caritas, manda un messaggio di unità in occasione del 25 dicembre: “È un’occasione per conoscersi, Dio entra nella nostra umanità. Maria, madre di Gesù, è la donna più importante anche per il Corano dei nostri fratelli islamici”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA
Il Natale a Cagliari? “Multiculturale, è la festa dell’incontro nella quale affermare il valore dell’alterità. Nulla da cancellare in nessuno”, anzi, “tutto da valorizzare. La diversità è un valore e una ricchezza”. Don Marco Lai, numero uno della Caritas di Cagliari, attento conoscitore dei settori più nevralgici di una società cagliaritana ormai dai mille risvolti, coglie l’occasione delle feste natalizie per lanciare dei messaggi importanti: “La solidarietà di un Dio che entra nella nostra umanità”.
“Non dobbiamo sederci sopra gli altri”, ammonisce don Lai, “i fenomeni del terrorismo o le questioni legate al presepe rappresentano un modo”, ovviamente sbagliatissimo, “per voler cancellare qualcosa degli altri. No, alla fine a Cagliari c’è una dimensione diversa, legata all’incontro. Maria, la madre di Gesù, è la donna più importante anche per il Corano. Tutto ciò è straordinario, anche agli incontri con i nostri fratelli islamici partiamo da Maria santissima, passando per Gesù e i profeti. Ecco”, spiega don Lai, “questo è il significato dell’incontro”. E c’è spazio anche per un passaggio più “vigoroso” sulla querelle del presepe: “Riguarda più noi, abbiamo quasi un atteggiamento di timore. A parte che il bambino di Natale non fa male a nessuno, ecco, questo è proprio legato al discorso del conoscersi. Gli altri”, e il riferimento, chiaro, è a chi professa religioni diverse dal Cristianesimo, “quando vengono qui vogliono anche conoscere il Natale”, oltre alla “fede, ai valori, ai costumi e alle tradizioni nostre”.