A Cagliari la Giornata Mondiale del Diabete in Sardegna

Sabato 16 novembre, dalle ore 9.00 alle 13.00 presso l’Ospedale San Giovanni di Dio


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Sabato 16 novembre, dalle ore 9.00 alle 13.00 presso l’Ospedale San Giovanni di Dio, in via Ospedale a Cagliari, in occasione  della Giornata Mondiale del Diabete 2019, con il Patrocinio del Comune di Cagliari, dell’Azienda Ospedaliera di Cagliari, con il contributo dell’Associazione Diabete Zero Onlus, la Dott.ssa Maria Rosangela Pilosu Coordinatrice della Giornata, con la presenza del Dott. Efisio Cossu Responsabile del Presidio Duilio Casula Diabetologia e malattie metaboliche, in collaborazione con il Dipartimento malattie apparato visivo diretto da Prof. Maurizio Fossarello, con la presenza della Dott.ssa Roberta Sulis, inolte è stata coinvolta anche la Odontoiatria dell’Università di Cagliari Diretta dal Prof. Vincenzo Piras con la presenza del Dott. Niocola Satta.
Sarà l’occasione per fare il punto sul riconoscimento precoce del Diabete, ed effettuare screening sulla Retinopatia e come prevenire 
e riconoscere Paradontopatie, relative al Diabete.
La Sardegna tra le prime cinque regioni in Italia per la diffusione del Diabete destina solo il 9% della spesa sanitaria.
Le persone con Diabete in Sardegna sono circa 110 mila dei quali oltre il 50% è affetto da almeno 2 o 3 patologie associate che contribuiscono ad aggravare il carico socio-sanitario della malattia.
La diagnosi tempestiva e un rapido avvio al trattamento e un monitoraggio adeguato sono l’arma migliore per ridurre le possibili conseguenze di complicanze.
La Sardegna ha una delle incidenze più elevate al mondo di Diabete di Tipo 1 36/100.000  per anno nella fascia di età 0-14 anni.
L’esordio è più frequente in età pediatrica nei Sardi e nei Finlandesi.
Diabete Zero Onlus opera ormai da alcuni anni attraverso un suo progetto di informazione sul riconoscimento precoce del Diabete di
Tipo 1. La diagnosi tempestiva e fondamentale perchè evita al bambino possibili complicanze legate alla gravità del quadro clinico
cui inevitabilmente si arriva se appunto non si riconoscono i primi caratteristici sintomi (fare tanta pipi, sete intensa, risvegli notturni
per bere e urinare). Importante è anche la conoscenza del vivere quotidiano della persona con diabete e della sua famiglia una volta 
che  stata fatta la diagnosi, che rappresenta comunque un evento dirompente nella vita di queste persone.
Grazie alla diffusione del nostro messaggio abbiamo finora aiutato a fare diagnosi tempestiva in numerosi bambini.


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