C’è chi potrebbe dire che qualche vitamina alle quali molti anziani sono costretti a rinunciare, anche a Cagliari, si può trovare nella frutta. Ma anche tra i banchi dei supermercati e delle botteghe i prezzi sono lievitati, e non poco, nelle ultime settimane. Pere mai sotto i due euro e venti centesimi al chilo, per la stessa quantità di mele bisogna dire addio a tre euro e il kiwi vola a 3,69 euro. I prezzi si riferiscono a uno dei supermercati del centro di Cagliari, ma spostandosi in periferia la situazione non cambia. Benzina ed energia ancora alle stelle non fanno distinzioni territoriali, e se la pensione non supera i 500 euro al mese il carrello della spesa è, inevitabilmente, più leggero.
Tra i pochissimi frutti che si salvano dai maxi aumenti ci sono le arance, un chilo si può ottenere anche spendendo un euro e sessantanove centesimi. Ma è chiaro che non si può vivere mangiando ogni giorno lo stesso frutto, soprattutto dopo aver raggiunto una certa età. E la verdura? Cara come la frutta, tra i casi di spicco c’è quello dei pomodorini “Camona” che, a differenza di altri prodotti, non arrivano dall’estero ma sono cento per cento sardi. Il prezzo medio per un chilo è di 3 euro e cinquanta, ma ci sono picchi anche di cinque euro.











