A Cagliari la 105esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato: “La paura dello straniero? Infondata”

La città si prepara a ospitare tanti eventi all’insegna dell’accoglienza e dell’integrazione, appuntamento alla Mediateca di via Mameli. L’organizzatore Ahmed Naciri: “Il Papa ha detto che bisogna aiutare anche queste persone. In città la situazione è tranquilla, la maggior parte delle comunità straniere sono già integrate”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Accogliere, proteggere, promuovere, integrare: sono questi i quattro verbi che ruotano attorno alla centocinquesima giornata mondiale del migrante e del rifugiato, in programma a Cagliari sabato ventotto settembre (domenica 29, invece, l’appuntamento è a Decimoputzu). C’è il patrocinio del Comune per l’evento organizzato da Ahmed Naciri, mediatore culturale in città dal 2014 e organizzatore dell’evento. Sabato ventotto tanti eventi dalle sedici alle diciannove – tra i quali spiccano la tavola rotonda con la partecipazione di associazioni e istituzioni e la sfilata di abiti realizzata dallo stilista Samsoni Da Costa, intervistato dal nostro giornale già l’anno scorso. “A Cagliari viviamo una situazione tranquilla, il tasso di immigrati è inferiore rispetto a quello dell’Italia. Papa Francesco ha rimarcato il valore dell’aiutare i più deboli, i rifugiati sono spesso relegati a uno stato inferiore della società solo perchè sono stranieri”, osserva Naciri, “in città tante comunità straniere sono già integrate. Ho seguito gli sbarchi dal 2014 al 2017, ventimila persone arrivate ma, alla fine, poche sono rimaste perchè Cagliari e la Sardegna sono considerate terra di passaggio”.
Purtroppo, capita ancora che una fetta della popolazione – bene andando – veda nello straniero un “pericolo”. Ahmed Naciri è netto: “Bisogna confrontarsi con la realtà e con i numeri. Chi dice che c’è un’invasione utilizza un termine legato a tantissime persone che arrivano, ma invece in Sardegna i numeri sono inferiori pure alla media nazionale”.


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