Ultimo weekend d’agosto 2020 segnato dall’emergenza Coronavirus anche a Cagliari. Gli ultimi numeri legati ai contagi li snocciola il sindaco Paolo Truzzu: “Abbiamo cinquantaquattro positivi, non significa che stiano male e tra loro ci sono tanti asintomatici in isolamento domiciliare. Solo tre sono ricoverati”. Questo l’ultimissimo bollettino. E settembre è dietro l’angolo, con la città pronta a ripartire a pieno ritmo tra negozi, uffici e scuole aperte: “Anche d’estate il capoluogo è stato vissuto, abbiamo avuto una discreta presenza di turisti. La Regione ha detto che sono già stati sette milioni in tutta l’Isola, paragonati al numero di contagiati la situazione è stata ben gestita. Ormai il sistema sanitario sa riconoscere prima i positivi, si fanno più tamponi e c’è una maggiora capacità di isolamento”. Resta in vigore, ovviamente, sino al sette settembre prossimo, l’ordinanza valida in tutta Italia della mascherina all’aperto dalle 18 alle 6: “I sardi, i generale, si stanno comportando molto bene, lo dimostrano i numeri. A Cagliari stiamo facendo controlli con le Forze dell’ordine e la Municipale soprattutto nei weekend nelle zone della movida, facendo attività di informazione e persuasione: nessuno vuole fare cassa mettendo multe” per chi viene sorpreso, in un luogo affollato, senza mascherina: “Utilizzatela nei luoghi affollati, riduce la possibilità di contagio”, ricorda il sindaco, “e lavatevi costantemente le mani”.
Truzzu, poi, a precisa domanda, ritorna anche sul “caos” e sulle polemiche legate ad alcuni titoli di quotidiani nazionali che, negli ultimi giorni, sono stati stigmatizzati da tanti sardi: “Non amo le teorie complottiste, ma ho l’impressione che ci sia stato un attacco alla Sardegna legato agli enormi flussi turistici avuti ad agosto e che erano previsti per settembre. Forse qualcuno è geloso di quello che stava succedendo in Sardegna e ha cercato di creare una campagna di stampa non di informazione ma di mistificazione della realtà e di discriminazione. I nostri numeri”, ammonisce Truzzu, “saranno sicuramente simili a quelli di altre regioni. Qualcuno fa un ragionamento sulla proporzionalità di contagi rispetto ai residenti, ma se noi abbiamo già avuto 7 milioni di presenze rimaste, magari, anche un mese, i calcoli vanno fatti non su un milione e mezzo di abitanti ma su oltre otto milioni di persone. I nostri numeri, rispetto ad altre regioni, sono sotto controllo”.









