Monastir, caos al centro d’accoglienza: “Dodici migranti in fuga dopo aver rubato medicine”

Sono entrati nell’infermeria e, dopo aver preso vari medicinali, sono scappati. La denuncia del Siulp: “Quattro sono già stati rintracciati, se fossero positivi al Covid devono essere arrestati: basta, serve una nave quarantena”


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Caos, nuovamente, al centro d’accoglienza di Monastir. Nella serata di ieri un gruppo di ospiti della struttura è scappato e quasi tutti, almeno sinora, sono riusciti a far perdere le proprie tracce. Prima di fuggire, però, hanno preso alcune medicine dall’infermeria. Salvatore Deidda, segretario regionale del sindacato Siulp, spiega che “ieri sera sono scappati in dodici dopo aver sfasciato l’infermeria, portando via dei farmaci, non sono caramelle. Quattro sono già stati ritrovati. Potrebbero essere positivi al Coronavirus, se ciò venisse appurato devono essere arrestati, non è una questione di razzismo”, afferma Deidda. “Dentro la struttura, che nasce per identificare e poi portare” i migranti “nei Cia, in modo tale che vengano rimpatriati. Dovrebbe ospitarne meno di un centinaio, sino a pochi giorni fa erano 191, poi cinquantacinque sono stati portati a Civitavecchia”. Il problema, per il sindacalista, è legato al fatto che “col Covid devono restare, invece, almeno 15 giorni per la quarantena, e se entra in contatto con un positivo deve stare altri quindici giorni. È un circolo infinito, ecco perchè abbiamo questi numeri”.

Deidda chiede, ancora una volta, la necessità “di una nave quarantena, come è già avvenuto in Sicilia”.

FOTO: Archivio Castedduonline.it


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