La poesia speciale in piazza che incanta Monserrato con parole penetranti

Michela Visca, Riccardo Canossa, Giuseppe Curreli, Marta Deligia, Edoardo Nonnis, Isacena Cossu, coordinati da Maurizio Mezzorani, hanno affrontato il pubblico con la serenità di chi ha tanto da donare per cambiare i rapporti fra le persone che, spesso, assurgono agli onori della cronaca per episodi spiacevoli e non condivisibili.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

di Paolo Trudu

Ieri, a Monserrato, è avvenuto un evento che non temo a definire “straordinario”: la poesia in piazza. Ma non una poesia sterile, ironica tale da attrarre l’attenzione dei presenti. Ma una poesia impegnata, carica di fascino e di parole misurate ma penetranti, per mettere in evidenza come, anche i giovani che si cimentano nella nobile arte dei versi, sono capaci di rapire il cuore.
Michela Visca, Riccardo Canossa, Giuseppe Curreli, Marta Deligia, Edoardo Nonnis, Isacena Cossu, coordinati da Maurizio Mezzorani, hanno affrontato il pubblico con la serenità di chi ha tanto da donare per cambiare i rapporti fra le persone che, spesso, assurgono agli onori della cronaca per episodi spiacevoli e non condivisibili.
Le loro parole, accompagnate dalle note suadenti di un pianoforte, un flauto traverso e una chitarra, hanno riempito di amore, amore in tutti i sensi, i tutti i concetti, in tutti gli ambienti e situazioni, scaldando i cuori, così che il rumore attorno al palco, appariva flebile.
Così si è conclusa la “due giorni” organizzata da Caterina Argiolas assessora ai servizi sociali del Comune, di concerto con la collega Emanuela Stara, assessora della pubblica istruzione, con l’immancabile Pro Loco, per sottolineare come, non esistono disabili, handicappati, ma ci sono nel mondo donne e uomini, bambine e bambini ciascuno con le proprie abilità. Quelle stesse abilità che la Bibbia chiama “talenti” cioè doni. Quegli stessi doni che ciascuno deve mettere in campo per completare i doni degli altri, per costruire una società vera e a misura di ognuno.
Ecco, i doni, in questa due giorni, in campo c’erano tutti. Dalle esperienze raccontare il primo giorno, al divertimento offerto ai bambini impegnati a spingere le botti in un mini palio, il mago che ha rapito la loro attenzione, alle parole e ai versi che hanno dipinto di blu con pennellate di rosso una nuova Alba che riecheggiava per spazzare il tetro buio di una notte a cui qualcuno vuole costringerci.
E oggi, questa nuova Alba, ha un sapore nuovo per chi lo cogliere.


In questo articolo: