Si è conclusa formalmente con la notifica di 48 avvisi di garanzia l’indagine “occhi blu” condotta negli anni 2011-2012 dai carabinieri della compagnia di Carbonia.
L’indagine che ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra la Colombia, la Spagna e l’Italia, con una propaggine nel Sulcis, ha avuto inizio dal monitoraggio di un pregiudicato di Carbonia, soprannominato “occhi blu”, visto il colore particolarmente azzurro dei suoi occhi.
Il controllo dei movimenti dell’uomo ha permesso di ricostruire il primo viaggio fatto in Spagna da una donna cagliaritana attualmente in carcere, Patrizia Malune, e i contatti di un ragazzo di Arzachena, Claudio Buscarino, con alcuni pericolosi trafficanti colombiani insediati in Spagna.
Tali contatti, agevolati da colei che è stata ritenuta il referente dell’organizzazione in Sardegna, la colombiana Luz Carime Martinez Pinzon, tratta in arresto nei giorni scorsi all’aeroporto di Olbia, avevano permesso di far arrivare in Sardegna, con un corriere spagnolo, una partita di cocaina, bloccata dai carabinieri di Arzachena che lavoravano con i colleghi di Carbonia, a dicembre del 2011.
Bloccato tale canale l’attività continuava sull’asse sulcitano, che si muoveva in diverse direzioni per approvvigionarsi di cocaina e rifornire la piazza di Carbonia.
In tale contesto, nel maggio 2012 veniva effettuata una perquisizione nell’ovile di Francesco Mei che consentiva ai carabinieri di arrestare il giovane con una pistola usata probabilmente per commettere reati contro il patrimonio e un passamontagna, nonchè un ingente quantitativo di sostanza da taglio.












