La Marinella rischia di chiudere: “Do fastidio perchè sono egiziano?”

Il titolare Mohamed Serour denuncia: “La Marinella rischia la chiusura perchè il Comune di Quartu ci accusa di abusi edilizi. Però ci chiede le tasse sulla cubatura definita non a norma”. Guardate il VIDEO


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La Marinella, lo storico locale sul litorale del Poetto di Quartu, rischia la chiusura. Il grido d’allarme è dell’attuale gestore Mohamed Serour, seriamente preoccupato per una burocrazia che definisce assurda: “Oggi il Comune di Quartu si accorge che ci sono abusi edilizi – dice – non è cambiato nulla rispetto al passato, 40 anni fa da che esiste la struttura, dal dicembre 2015 ho in mano io l’attività di bar e ristorante, ricevo accuse per abusi edilizi ma le tasse vengono comunque calcolate sulla cubatura esistente che però viene dichiarata non a norma.  Ci sono in ballo una settantina di persone che hanno famiglia,  hanno debiti e spese durante il periodo di alta stagione. Noi abbiamo tutto l’interesse come stiamo già facendo di adeguare e sanare debiti pregressi, ma qui le Istituzioni ci stanno mettendo in ginocchio. Perché succede questo – accusa Mohamed – forse sto dando fastidio perchè sono egiziano”? Questa mattina nel locale quartese c’è anche una numerosa delegazione di dipendenti,  il clima è l’umore che si respira non è dei migliori: “Protesteremo davanti al municipio – dicono – anche il sindaco Stefano Delunas deve ascoltare la nostra disperazione”. 

“Mi hanno chiesto di chiudere le sale esterne – prosegue Mohamed – arriviamo in totale quasi 500 posti a sedere tra caffetteria,  bar,  ristorante,  da diversi anni la vecchia gestione-proprietà non pagava nemmeno le tasse,  mi sono accollato tutti i debiti regolarizzando tutti questi anni con delle rate concordate e ora – sostiene il titolare della Marinella è arrivata questa mazzata che manderà a casa tutti i nostri lavoratori,  perché le spese sarebbero impossibili da sostenere. Chiediamo ai politici, al sindaco,  agli amministratori locali di aiutarci,  dateci la possibilità di sanare ma non fateci chiudere”.

I lavoratori hanno raggiunto gli uffici del Comune per un sit in di protesta. La battaglia per difendere i posti di lavoro è appena cominciata. Parallelamente anche i legali del gestore egiziano hanno messo in campo le azioni opportune di tutela per risolvere la drammatica situazione. A rischio ci sono numerose famiglie fortemente preoccupate per questa mazzata.

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