Aksana, da Minsk a Cagliari: “Ho preso il carattere dei sardi, sorrido sempre”

Dalla capitale della Bielorussia al capoluogo isolano, grazie al grande cuore di una famiglia cagliaritana: “Mi sono laureata in Scienze dell’educazione, sto finendo un master in Criminologia. Vorrei lavorare nel campo degli affidi e delle adozioni”


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Di Paolo Rapeanu

Città differenti – per grandezza, abitudini, opportunità e clima -: Minsk da un lato, Cagliari dall’altro. Nel mezzo, un “viaggio” verso una meta sconosciuta. Ma, pian piano, conosciuta. E amata. Aksana Pitzalis Vasilevskaya passa l’infanzia in orfanotrofio, poi, grazie al “progetto Chernobyl”, arriva in Sardegna. “Sono stata accolta da una famiglia che, quando ho compiuto 18 anni, mi ha adottata”. E la nuova vita che prosegue, tra obbiettivi da conseguire e, una volta raggiunti, degnamente festeggiati.
“Mi sono laureata in Scienze dell’educazione e sto finendo un master in Criminologia. Vorrei lavorare nel settore dell’accoglienza, occuparmi di affidi e adozioni, nazionali e internazionali”. E, a proposito di accoglienza, Aksana non ha dubbi: “La Bielorussia è un paese freddo”, quindi anche i cittadini sono freddi. “I sardi, invece, sono calorosi, ho preso il loro carattere, sono sempre sorridente e chiacchiero molto”.


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