Un puzzle per le prossime elezioni comunali. I tasselli-anche se è ancora molto presto- iniziano a comporsi. Centrodestra e centrosinistra sono al bivio, anche se mai come questa volta si ha la sensazione che il prossimo sindaco verrà davvero scelto dalla gente, e non dai partiti. Le acque sono caldissime, ad esempio nel centrosinistra. Dove nelle ultime ore avanzano due nomi, uno a sorpresa. Il primo quello di Piero Comandini, considerato il candidato più autorevole sulla piazza che il Pd potrebbe mettere in campo in questo momento se (come pare certo) si andrà alle primarie. Il secondo quello di Nicola Montaldo, neo segretario cittadino del Pd. Potrebbe essere lui, che è giovane e in ascesa, il leader per lo schieramento tra un anno. Perché una cosa è certa:la guerra del Lirico sta lacerando i rapporti tra Zedda e il Pd. Una parte del centrosinistra non ha gradito neanche il netto avvicinamento del sindaco ai “poteri forti” (ad esempio Zuncheddu e il suo giornale) dopo una campagna elettorale all’insegna di promesse del cambiamento, quella di “Ora tocca a noi”. Il Pd ha capito che ricandidando Zedda può perdere, soprattutto se l’avversario si chiamasse Piergiorgio Massidda. E corre ai ripari, anche perché c’è l’ombra del processo sul Lirico. Dove si gioca intanto la battaglia più delicata, quella della nomina del nuovo Sovrintendente. Zedda però avrà dalla sua gli ottimi risultati coi quali si presenterà nei Lavori Pubblici, il Poetto riqualificato, le nuove strade e le nuove piazze. Cantieri che hanno dato molti posti di lavoro nelle ultime settimane. Le primarie, alle quali Zedda ha già detto di volere partecipare, si annunciano come uno scontro durissimo.
Acque agitate anche nel centrodestra. Giuseppe Farris è un candidato autorevole e sarebbe il candidato sindaco naturale, dopo oltre 4 anni alla guida dell’opposizione. Forza Italia punta su di lui. Massidda per il momento attende, fonti vicine a lui lo definiscono “innamorato del suo porto e anche della sua città”, diviso insomma tra due grandi amori che si intrecciano. Potrebbe ancora e clamorosamente tornare alla guida dell’Authority portuale, dove è stato appena “bruciato” Chicco Porcu. Che era il nome scelto da Renzi, che lo avrebbe poi voluto anche come candidato a sindaco. La tentazione di scendere in campo con un grande polo civico per Massidda c’è, ma la scelta non è ancora maturata. Massidda potrebbe essere il “candidato sindaco dei cagliaritani”, puntando a recuperare soprattutto i commercianti e le associazioni culturali, forse i più delusi dall’operato di Zedda. Con altri posti di lavoro in arrivo, questa volta dal porto canale. Una cosa è certa: la campagna elettorale sta per partire, un anno prima. Zedda deve vincere la sfida interna, Farris e Massidda diventerebbero difficili da battere se trovassero un accordo. Sullo sfondo i grillini, che pur di battere i partiti potrebbero appoggiare l’eventuale discesa in campo proprio di Massidda. Giochi appena aperti, work in progress sullo sfondo del Municipio. In gioco una Cagliari che questa volta non potrà accontentarsi di promesse, ma che da qui al 2021 dovrà centrare assolutamente il bersaglio dello sviluppo.











