È morto in completa solitudine Walter Pistis, in un edificio abbandonato dell’Asl di via Quesada a Cagliari. Il clochard 56enne, con una vita costellata da grane e difficoltà, se n’è andato da solo e per un mese nessuno si è accorto della sua assenza. Chi era solido dargli qualche moneta, chi un panino o un pacchetto di sigarette: tutti presi dal frenesia della vita si sono scordati di domandarsi che fine avesse fatto quel clochard, forse a volte un po’ scorbutico ma, alla fine, benvoluto da tutti. E fa riflettere la riflessione, tanto pubblica quanto amara, del presidente dell’associazione Amici della strada Sardegna, Roberto Carrus. Che conosceva molto bene Walter Pistis. E che ora esprime pubblicamente tutto il suo malcontento.
“Quello che è successo a Walter è l’epilogo, sperando non sia l’ultimo, di quanto da settimane sto reclamando a chi sta nella politica. Era ovvio: marginalizzati, oscurati, presi in giro, senza risorse. emarginati ai confini delle nostre città. In alcuni Comuni si pensa soprattutto alle feste, ma non dico una che una convocazione della nostra o altre associazioni che tutti i giorni aiutano la povera gente, ma povera veramente. Perchè non convocarci ed elaborare un piano di aiuti? Perchè, per esempio non utilizzare i volontari laddove il sole o le difficoltà possono nascere? Niente di tutto questo. Noi siamo da tantissimi anni in strada al fianco dei nostri fratelli che soffrono, tutti i giorni. Ma per chi fa politica è importante la festa che esteriorizza l’immagine di alcuni L’importante è la festa. Ho già ribadito che le feste sono importanti ma se non si ha niente per vivere e soprattutto si viene relegati e nascosti mi sembra che non saprei indicarlo con un bell’esempio. Sapete che c’è gente che corica in macchina o in furgoni? Ebbene sí. I volontari di strada degli Amici della strada Sardegna sono in strada tutte le notti per aiutare che è in assoluta indigenza in tutta l’area metropolitana anche famiglie in grossa difficoltà. Tantissime condoglianze da tutti noi ai familiari di Walter, nostro fratello. Buona strada ed aiutaci da lassù a far capire quanto è importante non lasciare indietro nessuno”.











