Fu la prima vittima del Covid in Sardegna: al via il processo a due guardie mediche

Roberto Pais, 51 anni, fu ricoverato solo dopo molte insistenze da parte dei familiari e morì sei giorni dopo. Le guardie mediche secondo l’accusa avrebbero avuto una condotta non idonea alla situazione. La famiglia si è costituita parte civile nel procedimento che si è aperto a Sassari con l’udienza preliminare e la richiesta di rinvio a giudizio dei due per omicidio colposo


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Fu la prima vittima del Covid in Sardegna. Roberto Pais, 51 anni, commerciante ambulante di Ossi, nel Sassarese a marzo 2020. Oggi avrebbe festeggiato il suo compleanno. Invece, oggi si è aperto il processo per cercare di capire se dietro quel decesso ci siano responsabilità mediche. Davanti alla gup del tribunale di Sassari, Carmela Rita Serra, si è celebrata l’udienza preliminare  che vede imputati di omicidio colposo due guardie mediche, Lucio Zirattu e Maria Caterina Cherchi. Secondo il pm Paolo Piras, che ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi, furono loro, non approfondendo il quadro clinico del paziente e non segnalando il caso né al 118 né all’Unità di crisi locale, i responsabili della morte di Pais.  

Cherchi ha risposto alle domande della gup, fornendo la sua versione dei fatti. Ha precisato di non aver visitato il paziente a domicilio ma di aver ricevuto in ambulatorio la telefonata del fratello, che aveva riferito della febbre del fratello che, su indicazione di Zirattu, aveva preso antibiotico. Quindi la dottoressa Cherchi gli disse di continuare con la terapia antibiotica e di chiamare il numero verde di emergenza in caso di peggioramento. Fatti che per il pm proverebbero la cattiva condotta degli imputati. Pais, portato in ospedale dopo giorni di insistenza da parte dei familiari, morì dopo sei giorni.  Alla prossima udienza, il 6 luglio, sarà sentito il secondo imputato.  


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