Villacidro, Cgil: “Ha denunciato le pressioni in azienda: sindacalista scomodo nel mirino della Villaservice”

L’assemblea dei soci ha deliberato di chiedere al cda di valutare “provvedimenti disciplinari” per Salvatore Caddeo perché “ha diffamato e leso l’immagine della società”. Il sindacato lo difende: “Da tempo denunciava le condizioni di malessere organizzativo e le pressioni psicologiche a cui si sentivano sottoposti i lavoratori”


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“Apprendiamo con un certo stupore e molto disappunto che in un documento allegato al bilancio della Villaservice di Villacidro, l’assemblea dei soci, fra i quali spiccano nomi di noti amministratori comunali, ha deliberato di chiedere al cda di valutare “se ci sono le condizioni per prendere tutti i più opportuni provvedimenti disciplinari” nei confronti di Salvatore Caddeo, sindacalista Cgil e componente della segreteria della Fp territoriale, perché “ha diffamato e leso l’immagine della Società”, come si afferma, in modo esplicitamente accusatorio, nel testo del documento: così il segretario Cgil Sardegna Samuele Piddiu insieme alla segretaria regionale Fp Roberta Gessa, che si dicono sconcertati anche per il fatto che, nonostante il processo per la morte sul lavoro di Ignazio Sessini sia ancora in corso, lo stesso documento allegato al bilancio possa riportare frasi come questa: “(…) sembrerebbe pertanto emergere per la tragedia in questione, che si possa solo ventilare l’ipotesi di volontà o negligenza”.

In merito alle affermazioni gravissime e destituite di qualunque fondamento contenute nello stesso documento, “metteremo in atto tutte le azioni contro ogni atto lesivo della nostra organizzazione – affermano i segretari regionali – a tutela del nostro dirigente sindacale Salvatore Caddeo, della libertà di espressione e di critica da lui liberamente esercitate nell’esercizio delle sue funzioni”.

Cgil e Fp ritengono necessario e opportuno, anche per evitare ulteriori, inutili e potenzialmente diffamatorie esternazioni da parte di chicchessia, ricordare a tutti, all’assemblea dei soci, al cda, ai singoli sindaci che si sono espressi in quel verbale, che “il dirigente sindacale Cgil Salvatore Caddeo da tempo denunciava – nel pieno delle sue prerogative di dirigente della nostra organizzazione sindacale, garantite dalla Costituzione e dallo Statuto dei lavoratori – le condizioni di malessere organizzativo e le pressioni psicologiche a cui si sentivano sottoposti i lavoratori”.

“Le responsabilità relative all’incidente mortale nel quale è rimasto vittima il nostro iscritto Ignazio Sessini – concludono Piddiu e Gessa – saranno accertate dalla magistratura, nella quale abbiamo la massima fiducia, nel frattempo, stiamo valutando la costituzione come parte civile nel procedimento”.

 


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