Il 2023 non è partito bene per quanto riguarda la sanità sarda. Vige ancora la regola, non scritta ma folle, del vietato ammalarsi. Soprattutto se si vive nei piccoli paesi. A Desulo niente guardia medica il nove, dieci, dodici e sedici gennaio: l’ambulatorio resterà sbarrato e, in caso di urgenza, sarà necessario macinate venticinque chilometri per arrivare all’ospedale di Sorgono e, lì, sperare di essere accolti. A lanciare l’allarme è il comitato di “Allerta in Barbagia” capitanato da Pina Cui: “La guardia medica offre un servizio ad un paese con popolazione prevalentemente anziana che
dista dall’ospedale di Sorgono circa 25 chilometri con strade dissestate, curve, ghiaccio, probabilmente a breve neve e senza dimenticare che con il maltempo capita molto spesso purtroppo che non funzionino le linee telefoniche e ci si trovi completamente isolati”.
La strigliata alle istituzioni sanitarie c’è tutta: “Ares e Asl provvedano alla nomina dei medici necessari alla turnazione e all’immediato ripristino dei servizi”.












