Due palazzi di viale Ciusa restano senz’acqua il 17 agosto: Abbanoa stacca i contatori, 56 famiglie nel caos: “Qui abitano moltissimi anziani e persone malate, anche bambini sotto i 3 anni, ma soprattutto c’è un fatto: noi le bollette le abbiamo regolarmente pagate”. La storia di un braccio di ferro su importi e contatori ha portato oggi ai rubinetti a secco: Abbanoa lascia al palo decine di famiglie che protestano.
Nessuno si aspettava davvero in viale Ciusa 99 che quella “promessa” di staccare l’acqua ad agosto fosse davvero mantenuta. “Siamo in una situazione assurda- spiega Giovanni Piras, ex direttore di banca molto conosciuto e stimato in città- siamo persone perbene e non certo famiglie che non vogliono pagare l’acqua. Abbiamo ereditato un contenzioso di 70mila euro, ma tutto è stato risolto: nonostante questo ci hanno staccato i contatori, è una follia”.
Le carte parlano in effetti di una lunga battaglia sulla posizione dei contatori e sui lavori da effettuare: “In ultima analisi con l’avvocato Carlo Dessì è stata pianificata una duplice linea d’azione- soiega l’amministratore di condomino Andrea Duni- tecnica e finanziaria, che comporta da un lato l’individuazione (già avvenuta) di altra zona dove installare i contatori e il cui costo sarà pari a quanto già preventivato (il costo del taglio stradale viene compensato dalla fornitura e posa di 33 tubazioni da 20) con richiesta a Panduccio di nulla osta tramite il nostro Geom. Fois per poi così procedere alla SCIA al Comune; dall’altro il rinvio di 2 giorni dell’assemblea prevista per il 25 di luglio spostandola quindi al 28 luglio inserendo già nella convocazione la raccolta e l’invio il prima possibile di tutte le ricevute dei bonifici effettuati sia della quota capitale sia della quota di allaccio dei contatori in modo che l’avvocato possa inviare il tutto ad Abbanoa e portare in assemblea se non già la risposta di Abbanoa perlomeno la notifica dell’avvocato inviata da Abbanoa. Inoltre l’assemblea dovrà deliberare anche l’approvazione da parte del condominio della cifra ripartita a dicembre e di quanti sono stati finora i condomini che hanno versato e deliberare le azioni da intraprendere verso chi non salderà entro 5 giorni dall’assemblea o dal ricevimento del verbale in modo da dimostrare sia ad abbanoa che alle autorità. Ci sarà poi anche da deliberare sui nuovi consumi poiché l’acqua va pagata. Tutti i consumi sono divisi al 50% con il civico 97”. L’amministratore già nella sua ultima nota annunciava: “In caso che Abbanoa faccia orecchie da mercante a tutto quanto quello che verrà prodotto a difesa del condominio dei singoli condomini attiverò immediatamente l’avvocato per il deposito della articolo 700 del codice di procedura civile a tutela della salute umana dei condomini ed in particolare di persone considerate soggetti sensibili presenti nel condominio quali anziani persone assistite da medici e bambini sotto i 3 anni per i quali un eventuale slaccio sarebbe un danno incommensurabile e un rischio per la salute umana”. E oggi lo slaccio è avvenuto davvero.









