Non c’è da stupirsi se dietro il Palazzo di Giustizia c’è un vero e proprio “accampamento” di clochard, che hanno stabilmente occupato l’ingresso posteriore, di fronte alla Questura, accanto ai giardinetti del parcheggio interrato di via Amat. Tutti sanno ma nessuno muove un dito, come lo era in passato all’ex Corte dei Conti in via XX° Settembre, ancora sotto il palazzone grigio dell’Enel di Piazza Deffenu, tanto per citare altri esempi: in città i senzatetto non sono in diminuzione, anzi, pare che dormire in strada al freddo sia un fenomeno che non accenna a diminuire. Ecco come è stato trasformato lo spazio antistante i cancelli posteriori del Tribunale, tra coperte e materassi sporchi, rifiuti e degrado, mentre nessuno ha risolto questa situazione tale e quale a mesi fa, quando il nostro giornale aveva clamorosamente denunciato il paradosso. Almeno due clochard stazionano in quell’area, diventata fatiscente e con odori indescrivibili.
Sono le storie dei cosiddetti “invisibili”, persone non diverse ma sfortunate che non hanno nemmeno un euro per un pò d’acqua, un panino, non sanno cosa sia un pranzo o una cena. Quelli che spesso o tutti i giorni chiedono aiuto, “scolettano” (come si dice da quelle parti per chiedere l’elemosina ai passanti), vanno alla Caritas a mangiare, gradirebbero dormire in un letto “normale”, oppure scelgono come tanti altri di vivere così, in mezzo ad una strada, sotto un ponte o al riparo dal freddo in luoghi degradati o in una panchina. Ma non è nemmeno tollerabile assistere ad una situazione di questo genere, chissà ancora per quanto.













