Serramanna – Defibrillatore pubblico manomesso da ignoti, la Croce Verde lancia un appello e risolve il problema: una bravata che potrebbe costare cara in caso di necessità immediata per l’utilizzo del macchinario salvavita.
Il fatto è accaduto qualche giorno fa e subito la notizia è stata resa pubblica dall’associazione di volontariato: “Purtroppo alla teca contenente il defibrillatore pubblico sito nei pressi della stazione è “sparito” il sistema di apertura facilitato comprendente linguetta gialla e baionetta nera di chiusura. Ci rivolgiamo a chi (per sbaglio) si è recato lì, ha smontato il sistema di apertura e (per sbaglio) lo ha riposto nella propria tasca per poi portarlo via!
Non vogliamo sapere chi sei, ma nel tuo più anonimato sei pregato di riportare alla teca (riponendolo al suo interno) ciò che sicuramente non è tuo ma di tutta la Comunità Serramannese!
Un errore capita a tutti… e vogliamo credere che sia solo una bravata”.
L’appello non è passato inosservato e, come per magia, l’apertura facilitata è tornata a casa.
“È stata ritrovata appoggiata sopra la teca, ora il defibrillatore è nuovamente nella sua piena operatività.
Vogliamo ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato anche semplicemente condividendo il post, segno di grande amore per la nostra comunità.
Grazie inoltre ai tanti messaggi di vicinanza ricevuti… in momenti di sconforto come quelli vissuti questi giorni ci fanno capire quanto siano importanti i nostri gesti per tutta la comunità”.
Insomma, una bravata da non sottovalutare poiché i sistemi di pronto intervento sono essenziali per salvare la vita in caso di necessità. Un po’ in tutti i comuni sono presenti i defibrillatori pubblici, pronti all’uso: vandalizzare anche questi è sinonimo di grande incoscienza e inciviltà.
Considerato l’accaduto, l’associazione di volontariato, anche durante la notte, effettua un giro di ricognizione in tutto il paese, in modo tale da assicurarsi che le apparecchiature siano integre e funzionanti.











