Ci hanno provato, spedendo una lettera al Comune: “L’ordinanza che prevede la chiusura delle attività dalle 6 alle 13, il 20 gennaio, ci trova contrari. Visto il periodo economico attuale non certo favorevole, questa scelta contribuirebbe a mettere in difficoltà le attività economiche del nostro Comune”. E subito dopo otto firme: quelle del titolare di due market, di una macelleria, di una pescheria, di una fioreria e di altri tre negozianti di Ussana. L’ordinanza finita nel mirino è quella, firmata dal sindaco Emidio Contini, con la quale viene imposta la chiusura della quasi totalità delle attività commerciali durante le manifestazioni religiose per il santo patrono del paese, Sebastiano: “A garanzia della pubblica sicurezza, della fluidità della circolazione pedonale e del transito di eventuali mezzi di soccorso”, hanno precisato sin da subito dai vertici dell’amministrazione comunale. Ma una parte dei commercianti si è detta contraria. Alla fine, però, il Comune ha confermato il divieto all’apertura, sarà compito della polizia Locale effettuare che l’ordinanza venga rispettata.
E, sui social, è possibile leggere lo sdegno e l’amarezza di chi ha provato a far cambiare idea al sindaco: “Avvisiamo i nostri clienti che venerdì mattina, contro la nostra volontà, resteremo chiusi dalle 6 alle 13. Siamo arrabbiati, molto arrabbiati, soprattutto perché la nostra richiesta di aprire è stata respinta da colui che dovrebbe tutelarci. Non esiste motivazione plausibile a questo e non esiste comune dove attuano questo procedimento. Ci dispiace che beni di prima necessità come pane, latte, acqua non siano disponibili e dobbiate reperirli in altre sedi. Certi della vostra comprensione vi aspettiamo venerdì pomeriggio Ev soprattutto, viva San Sebastiano”, scrive la titolare di un supermercato della centralissima via Roma,.










