Lunedì dalle 9 alle 12 e 30 i duecento lavoratori degli appalti di pulizie, portierato e servizi esecutivi si riuniranno per un sit in di protesta sotto la sede del rettorato in via Università. Le ragioni solo legate al taglio delle ore di lavoro, al mancato rispetto del capitolato d’appalto e dei contratti di lavoro.Dopo la manifestazione della scorsa estate, Cooperative e Università si erano impegnate a una verifica immediata di tutte le prestazioni necessarie al fine di incrementare l’orario di lavoro ma sino a oggi l’impegno è stato disatteso. I lavoratori continuano a essere utilizzati per mansioni e servizi con una frequenza non prevista dal capitolato, e un sovraccarico di lavoro. “L’ultimo appalto e l’adesione alla convenzione Consip – spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – hanno prodotto un taglio del 35 per cento delle ore di lavoro, percentuale ridotta al 20 dopo una lunga trattativa sindacale ma che non è assolutamente sufficiente a coprire i servizi richiesti”.
Per quanto riguarda il portierato, una delle due cooperative continua ad applicare un contratto collettivo non sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e non rispettoso delle norme di legge in materia di appalti pubblici. Dopo aver ridotto l’orario di lavoro al personale, dichiarando che era in esubero, la cooperativa hanno assunto nuovi dipendenti.
“Tutto questo – denunciano i segretari territoriali Nella Milazzo, Giuseppe Atzori e Silvia Dessì – delinea lo scarso rispetto delle regole e dei diritti dei lavoratori da parte delle aziende appaltatrici e la totale disattenzione da parte della committente, l’Università di Cagliari, ai cui responsabili chiediamo un impegno immediato per risolvere la vertenza”.
Non si è fatta attendere la nota dell’Università, che ha replicato attraverso una nota in serata: “In relazione alla protesta dei lavoratori degli appalti di pulizie, portierato e servizi esecutivi, l’Università di Cagliari precisa di essere il committente dei servizi in appalto, organizzati in autonomia dalle ditte fornitrici.
L’Ateneo vigila sul rispetto delle norme, ma non può interferire nei rapporti contrattuali dei dipendenti con i loro datori di lavoro. In particolare, l’appalto per le pulizie è stato assegnato in adesione alla convenzione Consip, le cui condizioni normative ed economiche sono prestabilite dal ministero. Come ben sanno le organizzazioni sindacali, l’Ateneo si era riservato un periodo di prova per verificare eventuali integrazioni in considerazione delle specifiche esigenze funzionali. Dopo un primo intervento, riconosciuto dalle stesse organizzazioni sindacali l’Ateneo ha anche recentemente comunicato la disponibilità a valutare ulteriori adeguamenti in rapporto alle esigenze ed agli equilibri di bilancio. Le organizzazioni sindacali, con un comunicato del 10 scorso, hanno ritenuto di procedere comunque nella “protesta dell’appalto programmata” attivando la loro manifestazione nella sede del Rettorato in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. L’Ateneo, pur comprendendo le motivazioni alla base delle richieste delle OO.SS, sottolinea l’obbligo di dover operare nel rispetto dei vincoli normativi e contrattuali che regolano i rapporti negli appalti di servizio”.












