Università: incontro con il regista Paolo Zucca e con la direttrice di produzione Roberta Aloisio

L’iniziativa – prevista in un primo momento nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi umanistici – è stata spostata nell’Aula magna del Rettorato, per il grande interesse suscitato e per l’importanza della produzione


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Si terrà lunedì 20 maggio alle 16 nell’Aula magna del Palazzo del Rettorato l’incontro con Paolo Zucca e Roberta Aloisio, rispettivamente regista e direttrice di produzione del film “L’uomo che comprò la luna”, in programmazione da circa un mese nelle sale della Sardegna e da una settimana in quelle nazionali e diventato un vero e proprio caso. Commedia a basso budget, ha ottenuto un grande successo di pubblico tanto da uguagliare o superare, nel rapporto copie/spettatori, produzioni mainstream internazionali. Anche l’iniziativa – prevista in un primo momento nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi umanistici – è stata spostata nell’Aula magna del Rettorato, proprio per il grande interesse suscitato e per l’importanza della produzione.

Per i due protagonisti l’incontro all’Università – moderato da Antioco Floris e aperto dai saluti del Rettore Maria Del Zompo – sarà un ritorno ideale negli spazi in cui sono state girate alcune scene della pellicola. Il coinvolgimento dell’Università di Cagliari c’è stato infatti già dalle prime fasi di realizzazione: la produzione ha accolto sul set alcuni studenti come tirocinanti e l’Ateneo ha concesso il patrocinio a un progetto che già in fase di avvio si presentava come molto interessante. Una parte della troupe che ha girato “L’uomo che comprò la luna” aveva rapporti precedenti con il CELCAM – il Centro universitario diretto da Antioco Floris – per aver svolto alcune attività formative rivolte agli studenti.

 “L’uomo che comprò la luna” – spiega il prof. Floris – è una commedia a tratti grottesca e a tratti surreale, sviluppata in due momenti: un primo in cui si gioca sugli stereotipi della sardità, quelli che piacciono ai sardi e quelli che sos continentales coltivano con un certo sussiego quando guardano la gente dell’isola; un secondo momento, che può essere definito dell’orgoglio nazionalitario, prende corpo nel momento in cui gli stereotipi si sono svelati per ciò che sono e domina una rarefatta atmosfera di riscatto nazionalitario”.

Si tratta certamente di un film stimolante su tanti aspetti che vanno dalla cultura alla politica, dalla poesia al linguaggio cinematografico per toccare l’immaginario collettivo della società dello spettacolo. Aspetti di cui certamente si discuterà con Paolo Zucca e Roberta Aloisio lunedì pomeriggio nell’Aula magna del Rettorato.


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