Una iniziativa messa in campo dalla Asl territoriale che punta attraverso il gioco strategico a un miglioramento delle capacità relazionali e quindi del compenso clinico. A supporto dell’iniziativa, la fondamentale collaborazione con l’Associazione Sportiva dilettantistica del Circolo Scacchistico Cagliaritano.
Hanno preso il via il 15 gennaio le sedute per apprendere mosse e conoscenze riguardo cavalli, torri, alfieri, re. Strategie da combinare con la concentrazione mentale da stimolare e far crescere, una sfida quella contro l’avversario che, rapportata alla metafora della vita, può essere interpretata con lo stimolo a combattere contro le anomalie che la mente mostra.
È così che, al fine di integrare l’attività di insegnamento del gioco degli scacchi nel programma riabilitativo personalizzato a favore di pazienti con diagnosi psichiatrica in carico al Dipartimento Salute Mentale, parte il progetto nei Centri Diurni dipartimentali dove sono presenti pazienti provenienti dal territorio ASL Cagliari. I progetti sanitari di cura si avvalgono di varie attività e percorsi: nello specifico uno dei percorsi, quello cognitivo, mira a implementare le funzioni cognitive di base (attenzione, memoria, funzioni esecutive) che in pazienti con psicosi gravi risultano compromesse. L’attività degli scacchi ben si integra in tale programma, proprio per la specificità di sviluppare tali perfomance cerebrali.
Nei percorsi terapeutici che si propongono nel Centro Diurno costruiti su progetti individualizzati basati sui bisogni di integrazione e partecipazione della persona, si integra l’attività di scacchi che persegue obiettivi di inserimento e, o, reinserimento in contesti sociali.
I risultati specifici attesi sono volti a: migliorare la capacità di mantenere la concentrazione; ritenere le informazioni utili per risolvere un problema; prendere decisioni e modificarle; svolgere un compito in tempo e accuratamente.
A Selargius, appuntamento il mercoledì pomeriggio dalle 15, 30 alle 17,30 per mettere ko il avversario.