Uccise la figlia tredicenne colpendola venti volte con un coltellino tascabile e poi strozzandola con il cavetto del cellulare, per poi tentare il suicidio subito dopo, buttandosi da una finestra di casa, senza però riuscirci: sono chiuse le indagini a carico di Monica Vinci, la 54enne che uccise la piccola Chiara Carta nel primo pomeriggio del 18 febbraio 2023. La donna, che attualmente si trova rinchiusa nella residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Capoterra, era separata dal marito e viveva da sola con la ragazza a Silì, una frazione di Oristano. Secondo le perizie della difesa e del gip, la 54enne al momento dell’omicidio era completamente incapace di intendere e volere, per il consulente del pm invece lo era solo parzialmente: spetterà ora al giudice per indagini preliminari decidere se rinviare a giudizio la donna o dichiararla non imputabile proprio per le sue condizioni psichiche.