Una giornata persa, forse una delle ultime delle loro vacanze in Sardegna, al pronto soccorso del Policlinico di Monserrato. Lina e Franco, coppia torinese settantenne, ha avuto la possibilità di confrontare la sanità piemontese con quella sarda: “Cagliari come Torino, otto-nove ore di attesa, poi comunque dipende dai casi”, dice l’uomo, cercando di strappare un sorriso alla moglie. È lei ad essere arrivata, a bordo di un’ambulanza del 118, “alle 6:45. Si è sentita male, è stata visitata quasi subito ma poi gli orari si sono dilatati”. E solo dopo nove ore è potuta uscire e tornare a respirare l’aria della nostra isola. “Abbiamo dovuto aspettare che trovassero un neurologo per fare l’ultima visita e, poi, altra attesa per le dimissioni”. Non c’è stato bisogno di nessun ricovero, fortunatamente. Ma dall’arrivo dell’ambulanza all’uscita dal pronto soccorso sono trascorse, orologio alla mano, poco più di nove ore.
“Diciamo che siamo preparati anche al peggio. Il personale è stato molto cortese”, sottolinea la coppia, finalmente libera di tornare alle proprie ferie mentre, nel frattempo, altri pazienti attendono di essere convocati dai dottori per conoscere, dopo molte ore di attesa, il loro destino.











