Una coppia di novantenni passerà un Natale un po’ più difficile ma, a riprova della proverbiale grinta sarda, con la schiena dritta e a testa alta. Loro sono due nonnini novantenni di Tiana, marito e moglie che, il primo dicembre, hanno subìto un furto in casa. Qualcuno è entrato e gli ha portato via la pensione di dicembre con la relativa tredicesima. Il fatto è stato raccontato sui social e anche nel gruppi WhatsApp dei cacciatori. A leggere ciò che è capitato anche Marco Efisio Pisanu, presidente dell’associazione sarda Caccia, pesca e tradizioni. È riuscito a stabilire un contatto con la coppia di anziani, dicendosi pronto a donargli i soldi racimolati con le vendite del calendario. Un gesto nobile, superato però dalla risposta dei nonnini: “No, supereremo questo brutto momento. Devolva pure la somma a chi ne ha più bisogno”. Parole spiazzanti, ma che denotano indubbiamente un grande senso di orgoglio. Ecco, di seguito, il racconto di Marco Efisio Pisanu.
“Quando la dignità, l’onestà e il cuore vanno oltre. Vi racconto un episodio che mi ha commosso e allo stesso tempo meravigliato e che merita di essere raccontato. Ieri, attraverso uno dei tanti gruppi di caccia su WhatsApp, sono venuto a sapere che due persone anziane di Tiana hanno subito il furto della pensione e tredicesima di Dicembre. Non appena ho letto la notizia mi è venuta in mente la donazione che annualmente l’associazione venatoria che rappresento, fa sotto Natale, e ho proposto ai nostri dirigenti di devolvere la somma racimolata grazie alle offerte del calendario del 2022, circa 1500 euro ai due anziani di Tiana. Oggi, in tarda mattinata ho contattato telefonicamente la signora Barbara, la quale mi ha raccontato nei dettagli ciò che è accaduto quando è rientrata dall’ufficio postale a cui si era recata per ritirare la sua pensione e quella del marito. Dopo averla ascoltata, le ho spiegato ciò che la nostra associazione fa sotto le feste natalizie, raccontando delle varie donazioni fatte negli anni ad ospedali e hospice, comunicandole che per il 2022, se loro avessero gradito, sarebbe nostra intenzione offrire a lei e al marito la somma raccolta. La signora ha ringraziato più volte per quello che lei stessa ha definito un “nobile pensiero”, rifiutando però l’offerta e dicendo che sarebbero comunque riusciti a superare questo brutto momento, mi ha poi invitato a devolvere la somma ad altre cause, evidenziando che così anche loro avrebbero contribuito ad accontentare chi ne aveva più bisogno. Non vi nascondo che mi sono commosso nel sentire la signora Barbara esortarmi a donare anche a nome loro. Ho deciso che prima di Natale andrò comunque a trovarla per portarle un piccolo pensiero in ringraziamento del suo grande gesto di dignità e solidarietà verso il prossimo”.












