Ha fatto fuoco contro la moglie, i tre figli, il padrone di casa e la madre, prima di suicidarsi. Ecco, in estrema sintesi, il racconto della giornata di sangue che ha colpito Nuoro e che fa piangere tutta la Sardegna. Roberto Gleboni, forestale e sindacalista 52enne, ha presto una pistola 7.65, legalmente detenuta, e ha sparato contro la moglie, la casalinga 43enne Maria Giuseppina Massetti, per tutti Giusi, la figlia più grande, la 25enne Martina, uccidendole entrambe e, successivamente, ha puntato il grilletto contro gli altri due figli: uno, Francesco, dieci anni, è in un letto dell’ospedale San Francesco e i medici hanno decretato la morte cerebrale. Stesso discorso, morte cerebrale, per il vicino e padrone della casa in cui viveva con la famiglia in affitto, Paolo Sanna. Gleboni ha poi raggiunto la madre anziana, Maria Esterina Riccardi, le ha sparato almeno un colpo di pistola prima di rivolgere l’arma contro di lui e farla finita. L’anziana e il terzo figlio, un quattordicenne, sono miracolosamente vivi.
Sulla scena del crimine sono intervenuti i sostituti procuratori della Repubblica Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto unitamente a personale della polizia e dell’Arma dei carabinieri con i rispettivi Reparti specializzati per i rilievi scientifici. Le indagini dirette dalla locale Procura della Repubblica, sono affidate congiuntamente a personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato. Non risultano pregresse segnalazioni o denunce di violenze in ambito familiare. Sotto choc, comprensibilmente, tutti gli altri parenti e i tantissimi amici della famiglia. Tutti attoniti, incapaci di darsi una spiegazione valida, sempre se possa essercene anche solo metà davanti a una strage familiare. La coppia era prossima alla separazione, stando a quanto trapela: “Conosco Roberto da tantissimi anni, almeno trenta, e l’ho sempre visto come una persona sincera, amica e pronta a dare una mano in tutto”, così a Casteddu Online Bruno Olivieri, il coordinatore regionale Fp Cisl Forestas e reggente regionale Fai Cisl: “Da quando i lavoratori sono confluiti in Forestas lui è sempre stato negli organismi territoriali nell’ambito della funzione pubblica della Cisl. In questo momento terribile noi, la funzione pubblica e l’unione sindacale sarda della Cisl si stringono attorno ai parenti e agli amici di Roberto”.