Stagno di Sa Praia a Villaputzu, l’sos di Lancioni: “Basta burocrazia, subito soluzioni per salvare la pesca”

La denuncia arriva dal consigliere regionale Nanni Lancioni (esponente del Partito sardo d’azione), che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione urgente nell’aula di via Roma.


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E’ la burocrazia il nemico numero uno per la ripresa produttiva dello stagno Sa Praia a Villaputzu. Perché i finanziamenti per gli interventi tesi a dare la funzionalità alla peschiera sono già disponibili, ma i tempi per l’approvazione dei progetti rischiano di frenare l’attività ittica nello specchio d’acqua davanti a Porto Corallo. La denuncia arriva dal consigliere regionale Nanni Lancioni (esponente del Partito sardo d’azione), che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione urgente nell’aula di via Roma. “L’area è stata data in concessione alla società consortile del Compendio Ittico di Villaputzu, che svolge l’attività di pesca all’interno della laguna attraverso il metodo vagantivo e il prelievo nei lavorieri (situati all’imbocco del canale) – spiega il consigliere dei quattro mori –  a causa delle mareggiate di natura eccezionale, l’imboccatura del corso d’acqua di connessione con la riviera risultava gravemente compromessa da grossi ed evidenti cumuli di sabbia ed alghe che si son venuti a depositare”.

Impossibile il prelievo dei prodotti ittici all’interno della laguna. Diversi gli appelli – inascoltati – della coop per un intervento risolutivo a ripulire lo sbocco sul mare: “Il quadro si è aggravato la scorsa estate con due attigue e consistenti morie di pesci. In base ai dati raccolti dalla società in questione oltre 28 tonnellate di produzione ittica è stata devastata dall’alterazione dell’habitat naturale della laguna. Spigole, orate, mormore, muggini, saraghi e anguille sono affiorate in superficie, rendendo impossibile la pesca”. In seguito al fenomeno, la Regione ha finanziato un intervento per la funzionalità del canale di adduzione alla laguna di Sa Praia (500mila euro). “E’ ora una partita contro la burocrazia e i tempi lunghi per la cooperativa ittica – conclude Lancioni – Perché i lavori devono essere conclusi entro prossima stagione primaverile per consentire l’attività dei pescatori. I progetti per la bonifica della laguna da cumuli di sabbia ed alghe ancora non sono stati approvati. La preoccupazione è per un blocco delle attività legate al comparto produttivo”.


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