Le polemiche, gli attacchi, il fuoco amico degli alleati non fermano Solinas, che tira dritto sulla decisione di smantellare Brotzu e Oncologico di Cagliari, per costruire una nuova struttura unica dove accorparli. Stessa strategia nel Sulcis, dove gli ospedali di Carbonia e Iglesias saranno chiusi per rinascere in un polo unico di eccellenza del Sulcis. Nonostante il coro di voci contrario a un’operazione considerata senza senso, soprattutto perché a pochi mesi dal voto per le elezioni regionali di febbraio 2024, Solinas e l’assessore della Sanità Doria puntano nero su bianco all’obiettivo che si sono prefissi: è stato infatti nominato il responsabile dello studio di fattibilità, preliminare ai progetti, con una delibera del direttore generale di Ares Sardegna. Il prescelto, il costo dell’operazione non è specificato e ancora da definire, è l’ingegner Giuseppe Testoni, direttore della SC Energy management e gestione servizi logistici centralizzati. Sarà lui il responsabile unico del procedimento. Lo studio è necessario “affinchè si possa realizzare l’Ospedale della Città, accorpando in unico plesso l’offerta dei servizi ospedalieri attualmente offerti dall’Ospedale San Michele dell’ARNAS “G. Brotzu” e dall’Ospedale oncologico-Businco, per ottenere un livello sempre più elevato delle attività cliniche e dare risposte ai bisogni della popolazione in ambito oncologico, garantendo percorsi di assistenza differenziati e di eccellenza”, si legge della delibera.
E ancora: “progetto di realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero territoriale unico del Sulcis Iglesiente, sempre al fine di realizzare un plesso di eccellenza che risponda ai requisiti sopra delineati e possa integrare i servizi ospedalieri attualmente erogati presso gli Ospedali di Carbonia ed Iglesias”. Il progetto prevede “un piano di investimenti straordinario per il rinnovo e la sostituzione delle strutture ospedaliere esistenti mediante la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri, di moderna concezione architettonica e funzionale, in grado di realizzare una migliore efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie”.