Intervista a un giovane dal gran fiato: Davide Cannata.
Sappiamo quanti anni hai: venti, beato te, quando hai intrapreso questo sport?
Ho iniziato a praticare il nuoto fin da quando avevo tre anni, ed ho iniziato l’agonismo all’età di otto anni, da sempre nella mia amata e insostituibile piscina Esperia. La fatica, costanza, come ti alleni? Quando e quanto? Gli allenamenti sono sicuramente la parte di uno sport meno piacevole, ma fondamentalmente il risultato finale è dovuto solo a quelli. Io, in particolare, mi alleno, nelle settimane di carico più intenso, circa dieci volte a settimana, con doppi allenamenti giornalieri, ma normalmente sei o otto volte a settimana per due ore e mezzo al giorno.
Domani partirai dalla Spiaggia del Riso e intendi arrivare allo Stabilimento D’Aquila, quanto tempo prevedi per percorrere il tragitto?
Nella migliore delle ipotesi sette ore e trenta minuti, ma è un calcolo molto approssimativo e certamente anche le condizioni meteo non saranno mai del tutto favorevoli, quindi il pronostico è di otto ore circa.
Quanto contano ed hanno contato la famiglia e i tuoi genitori? Per te che sei nato e vivi nella Rocca di Castello.
Sicuramente il sostegno della famiglia è insostituibile e indispensabile, ma io sono del parere che, specialmente con uno sport come il nuoto di fondo, colui che conti realmente è il nuotatore e basta, perché una volta che la testa è immersa qualunque altra cosa, oltre te e il mare (e forse qualche medusa), sparisce.
A cosa hai dovuto rinunciare?
Credo di poter affermare con sicurezza di non aver rinunciato a nulla d’importante ai fini di questa traversata. Per me il nuoto ha sempre occupato il cinquanta percento della vita, e sono felice di questo. Quindi anche nuotare sei ore al giorno, non può che farmi gioire se penso al perché lo sto facendo.
Un’ultima cosa, una cortesia, quando arrivi allo stabilimento mi fai un autografo?
Credo sarò io stesso che domani chiederò l’autografo di tutti i presenti in modo da tenerli e un giorno ri guardarli per ricordare quello che spero sarà un gran giorno. Per ora ti regalo questa foto di tre anni fa, cui tengo molto, segna l’arrivo della mia prima gara di granfondo (18 km).
Gianfranco Carboni











