“Subito un’unica gestione per il sistema dei trasporti pubblici della Città metropolitana, che dev’essere tutto classificato come “urbano”. Un unico bacino è un unico gestore è la strada da percorrere nei tempi più rapidi possibili, per assicurare finalmente un trasporto pubblico locale basato su logiche moderne. Nel frattempo però occorre subito introdurre per tutti i 17 comuni il biglietto unico e il biglietto “a tempo” ed eliminare l’assurda discriminazione oggi esistente tra i cittadini della Città metropolitana”.
Sono queste le ragioni che stanno alla base della mozione presentata al Consiglio regionale da Michele Cossa sul trasporto pubblico locale. Il consigliere dei Riformatori Sardi da anni ha aperto un fronte sulla questione dei trasporti pubblici “La possibilità di fruire di un efficiente servizio di trasporto pubblico rappresenta il presupposto necessario per la riduzione del traffico privato, con tutte le positive conseguenze che ne derivano in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico e della sicurezza”, continua Cossa.
La Giunta regionale ha introdotto una serie di peggioramenti nel sistema tariffario, tra cui l’abolizione dei criteri di differenziazione per i meno abbienti”. Per quanto riguarda nello specifico la Città metropolitana, Cossa rileva che “nessuna unificazione tariffaria è stata prevista per i comuni che si trovano all’interno della Città metropolitana di Cagliari, alcuni dei quali (Sestu e Capoterra in primis) continuano a fruire di un servizio anacronisticamente classificato come “extraurbano”, con le conseguenti penalizzazioni legate all’assenza di flessibilità tariffaria, legata soprattutto alla possibilità di fruire di un biglietto unico e di biglietti “a tempo”.












