Serramanna, il racconto choc di chi ha visto la sua azienda bruciare in pochi minuti: “Ho sfondato il cancello per liberare gli animali, sono subito scappati. Ho fatto in tempo a spostare due mezzi e basta, le fiamme erano altissime”. Ha rischiato la vita per salvare il frutto del duro lavoro della sua famiglia ma è andato tutto distrutto il 2 luglio: “Il fuoco è partito a tre chilometri da qua, in 10 minuti ha bruciato terreni, alberi e la nostra azienda”. Scatta la solidarietà in paese, nelle parrocchie e nelle attività commerciali sono stati posizionati dei salvadanai per le offerte da donare alla famiglia Melis.
“Da giorni eravamo in allerta per il rischio incendi, con gli altri proprietari terrieri vigilavamo il territorio ma quel pomeriggio ero particolarmente stanco e mi sono riposato un pò”. Ricorda così quel drammatico giorno V.M., il giovane che ha tentato l’impossibile per salvare l’azienda di famiglia situata nella località Casello 33. Una vita fatta di sacrifici, la sveglia suona alle 4 del mattino, tutti i giorni, e il caldo torrido ha accentuato notevolmente la stanchezza accumulata da chi non ha orari e giorni liberi dal lavoro.
“Sono stato avvisato del rogo, mi sono precipitato in campagna ma le fiamme erano già lì: ho sfondato il cancello per mettere in salvo gli animali, sono scappati subito, ma tutto il resto, praticamente, è stato distrutto”. Un rifugio, precisamente, dove trovare riparo durante i turni di lavoro, le attrezzature per provvedere al gregge, per il latte e per il fieno. Decine di migliaia di euro andati in fumo in pochi istanti, il lavoro di una vita.
Da subito amici e vicini si sono mobilitati per aiutare la famiglia e, pochi giorni dopo, è partita la solidarietà da parte del paese che non lascia sola la famiglia che ha perso tutto. “Da un gesto spontaneo di solidarietà nato da alcuni cittadini, è partita una raccolta fondi per aiutare la Famiglia Melis a ripartire. Sono stati posizionati salvadanai per offerte anonime nelle parrocchie di Sant’Ignazio e San Leonardo” e in tante attività commerciali come le farmacie, i panifici, le rivendite di frutta, verdura, carne e pesce, “le donazioni sono anonime: basta inserire un’offerta nel salvadanaio: un gesto semplice, nato dal cuore, per chi ha bisogno di ripartire” ha espresso l’associazione “Nucleo Operativo Quadrifoglio”.












